Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Si sono rimescolate le carte per l'allenatore. Su Gasperini ieri tanta roba, perché io ho visto che i giornali non ne scrivono e quindi è ancora più pesante di quanto avevano detto a me, ieri c'era pure il procuratore con lui a Firenze. L'ho appena saputo stamattina. L'indicazione che porta lui a essere, io ho detto favorito ma diciamo di essere tornato in pista, che è più corretto, è che lui ha contattato per il suo nuovo staff una persona che è romana. Punto. Questo è sicuro. Se lui poi va alla Juve si porta pure questo di Roma, faccio un esempio, ma non credo che vada alla Juve. Si tratta di un professionista importante. Questa è un'operazione a prescindere, fatta pure attraverso il suo procuratore. Queste sono informazioni che mi hanno fornito ed è stata una sorpresa, perché io Gasperini l'avevo mollato, perché io sapevo che sarebbe andato via solo per la Juve e in più lui ogni anno ha fatto questo giochino con l'Atalanta, perché lui lì guadagna una barca di soldi, visto che oltre allo stipendio prende una percentuale sulla rivendita dei giocatori a fine mercato. Ma anche io, se fossi un proprietario che vuole fare trading di giocatori, se ho un allenatore che fa diventare uno da 10 uno da 60, io gli do almeno il 20% su quelli di cui mi garantisci la plusvalenza. Ma questo è un discorso più commerciale che tecnico. All'improvviso si è creata questa situazione, su cui non c'è stata una smentita, nonostante sia girata, così come la battuta di ieri di Ranieri. Questo può significare qualcosa, perché Ranieri l'ultima volta aveva detto no su Gasperini, fine. Invece ieri ha fatto due-tre battute che un po' mi hanno insospettito. Questo non significa che al 100% sarà lui all'allenatore. Anzi, secondo me la cosa più probabile è che lui faccia quello che ha detto che non farà, cioè rinnova con l'Atalanta. Se aumenta la percentuale della possibilità della Roma di andare in Champions? Sì. Io forse ero uno dei più pessimisti a Roma, insieme a Ranieri, ma oggi un'apertura minima ce l'ho, per un motivo fisico. Cioè la Roma io l'avevo vista a pezzi nelle ultime tre con Juve, Lazio e Verona. Invece con l'Inter mi hanno sorpreso fisicamente. Voglio dire una cosa su Ranieri, al di là degli insulti che gli continuano a dire: Ranieri per me è migliorato. È migliorato perché ha uno staff diverso, che è cambiato negli anni, ha ringiovanito. E secondo me studia ancora di più le partite di quanto le studiava prima, che andava sull'esperienza. Esempio: quando lui al primo traversone in cui Dumfries prende la palla e ruba 20 cm ad Angelino, ha cambiato che su ogni movimento d'attacco di Dumfries ci mandava Ndicka. Ma guardate che mica è facile, non è facile, perché pure per Ndicka non è facile, perché non è abituato e Angelino andava in pressione o prendeva il posto di Ndicka. Tant'è vero che se voi andate a vedere le respinte di piede in mezzo all'area sono di Angelino. Per cui è uno che si è studiato le cose. Poi la mossa di Koné: secondo me è andato a parlare con il giocatore, questa è l'intelligenza. Perché il giocatore qualcosa gli deve aver risposto, perché Ranieri ha detto che nella Roma non giocava. E per me tutte queste cose l'hanno fatto crescere proprio. E adesso la Roma è una squadra, è una squadra con tutti i difetti, che gioca senza centravanti e ha fatto 18 risultati utili senza centravanti, pure se questo povero cristo 16 gol li ha portati a casa".