Antonio Felici a Te la do io Tokyo: Mi sembra che sull'allenatore Ranieri vada da una parte e Ghisolfi da un'altra, non c'è idea univoca

Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

"Penso che è più facile scegliere il nuovo Papa che l'allenatore della Roma. È una cosa allucinante. Noi nel giro di due o tre giorni rischiamo di avere un nuovo Papa, perché le previsioni parlano di decisioni rapide, massimo una settimana ci potranno mettere, e noi sono mesi che non riusciamo a prendere l'allenatore o comunque non riusciamo a individuare la figura precisa che deve fare l'allenatore della Roma. A me sembra una cosa abbastanza inaccettabile sinceramente. Infatti da questo punto di vista ho raggiunto un po' la pace dei sensi, nel senso che da qualche giorno dentro di me c'è una voce che dice "Senti, ma pigliatene uno qualunque e poi vediamo". Nel senso che anche questa cosa di dover fare tutti sti ragionamenti ogni volta è estenuante. La cosa che mi infastidisce un po' di questa situazione è che è chiaro che ognuno di noi ha in testa l'allenatore che gli piace, che preferisce, il top allenatore e tutte queste cose qua, però a me piacerebbe che perlomeno all'interno della Roma ci fosse un'idea univoca e chiara. Invece quello che mi pare di capire è che Ghisolfi va da una parte, Ranieri ha idee completamente diverse, Fredkin non ha idee idee... Non è che si va tanto lontano così. Dopodiché un'altra cosa: ma Ranieri non doveva essere il consigliere più ascoltato, quello più autorevole eccetera eccetera? A me pare che Ghisolfi conti di più e non mi piace tanto come cosa. In ogni caso adesso, a uno può essere più simpatico Ranieri o più simpatico Ghisolfi, ma almeno che ci sia una linea preponderante, una linea che si impone, perché sennò è sempre una paralisi: cioè uno spinge per Gasperini, quello spinge per Farioli... Io ritengo possibile tutto in questo momento, tutto e il contrario di tutto ma io francamente non ho la più pallida idea di chi arriverà, sinceramente. Tra Ghisolfi che porta Farioli e Ranieri che porta Pioli quale opzione sceglierei? Dipende sempre noi che tipo di obiettivo vogliamo raggiungere. Se noi vogliamo raggiungere un obiettivo un pochino più a medio termine, a breve termine forse, e non mi piace, uno come Pioli sarebbe preferibile. Io se penso a Farioli e penso alla predisposizione di Ghisolfi per Farioli, e penso alle ultime cose che ha detto Ghisolfi nelle ultime interviste, cioè che a lui piace costruire, a lui piace l'organizzazione e tutte ste cose qua, l'arrivo di questo allenatore italiano e mezzo olandese mi fa pensare a un progetto a lunga scadenza. E io non ne posso più di progetti a lunga scadenza. Perché il progetto a lunga scadenza va bene se è uno, vale una tantum, cioè tu cominci, costruisci piano piano, dopo 4-5 anni vinci e va bene così. Ma se tu ogni anno cominci un progetto a lunga scadenza tu non vinci mai e non arrivi nemmeno a competere mai. Quindi non è che a me faccia schifo Farioli, non è quello il punto. È che l'arrivo di un Farioli mi fa mettere l'anima in pace: non c'è centenario, non c'è niente. Cioè un'altra attesa indefinita nel tempo, ricerca di giocatori, farli crescere, insomma le solite cose che abbiamo sentito 100 volte e che sinceramente ci hanno stufato e questo Questo è il mio discorso. Dopodiché, a me piace Pioli? No, non mi è mai piaciuto, che devo fare. Fabregas sarebbe una cosa già un po' diversa, diciamo una via di mezzo tra i due, nel senso che prendi uno che si basa molto sul gioco, un emergente, quindi a uno come lui non posso chiedere di vincere subito, perché è comunque un allenatore giovane che ha appena iniziato. Però Fabregas attorno ha odore di vittoria, per la carriera da allenatore che ha avuto, per cui qualche entusiasmo in più me lo potrebbe suscitare. Dopo l'esperienza di Ranieri, tutte ste vittorie consecutive, i miracoli che sta facendo Ranieri, devi prendere un allenatore Top, perché se già adesso c'è gente che dice "teniamoci Ranieri", figuriamoci dopo che magari due o tre partite non vanno bene, la gente comincerebbe a invocare Ranieri. Qua serve un Conte, serve un Allegri, serve top di questo tipo".