Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Le parole di Ranieri mi hanno abbastanza disorientato, ci sono delle cose che non mi tornano. La cosa più preoccupante è che ha allungato i termini delle ristrettezze della Roma, innanzitutto rispetto a quello che aveva detto Gasperini, perché qui a gennaio non arriverà nessuno, la domanda andava fatta su questo... L'allenatore aveva detto che preferiva non spendere per giocatori mezzi e mezzi ma che si sarebbero rifatti a gennaio, ma con chi? Vendendo qualcuno? E no.
Le cose sul serio si sarebbero potute chiedere in conferenza stampa, non in un'intervista a Sky. Ho sempre pensato che entro il 30 giugno la Roma dovesse vendere un pezzo importante, uno tra Svilar e Koné. Parlando di Sancho, Ranieri ha detto che la proprietà era pronta a investire, poi però ha detto che non era possibile farla perché avresti dovuto vendere qualcuno. E mi sta bene, perché dopo tutte le bugie su questa storia, almeno Ranieri ha detto la verità.
Gasperini aveva chiesto Rios, gli è stato preso El Aynaoui e lo ha accettato. Poi aveva chiesto Fabio Silva, ch non aveva i costi di Sancho e non guadagna come Sancho. La sfumatura su Sancho, cioè che avrebbero dovuto cedere qualcuno, io non la leggo come la cessione di Koné, che era stato offerto addirittura prima all'Inter, ma penso alla cessione di Pellegrini. In quei giorni in Inghilterra loro hanno provato a levarsi l'ingaggio di Pellegrini per mettere dentro quello di Sancho, secondo me. Per cui, tornando a Fabio Silva, a un certo punto la Roma poteva prenderlo a 15 milioni: se non puoi fare nemmeno questa operazione, dopo che l'allenatore ti ha detto che rinunciava al centrocampista per avere le punte...
Mi domando quanto sia la sintonia con Gasperini, che a gennaio si aspetta e aspettava un attaccante. A gennaio siamo sicuri che mettano quei soldi che non sono stati spesi per Sancho? Nella squadra ho fiducia, perché ho visto un allenatore che mi ha dato qualcosa in più su questi giocatori, che poi più o meno sono quelli dell'anno scorso, dei nuovi ci sono Wesley e Ferguson, che è quello ce mi piace di più, ma deve segnare.
Per noi i nostri sono sempre fenomeni e sminuiamo i giocatori degli altri, tu dovresti avere tanti giocatori di rendimento, come li vorrebbe Gasperini, giocatori come Politano, a segno ieri in Nazionale, Zappacosta che aveva all'Atalanta eccetera eccetera. Lui ne vorrebbe tanti di quel tipo. Il problema è che Ranieri ieri ha detto che non puoi fare mercato e questo ha depresso la piazza. Quello che ha detto è stato più pesante di quando aveva parlato dei due mercati di sofferenza. Va rispettato perché ci ha messo la faccia.
Wesley è quel tipo di giocatore che ha le Duracell, è leggero e sta in palla. Ormai sono mesi che gioca. Il problema è che uno così, che magari ogni tanto dovresti far riposare, devi farlo giocare perché l'altro, Rensch, una volta si allena e una no. La cosa positiva non è solo il lavoro di Gasperini su Wesley, ma anche quello che può fare con Ancelotti, che con il Brasile gioca con la difesa a 4. Wesley difende male, non è abituato, però Ancelotti potrebbe inquadrarlo dietro, perché davanti comunque le qualità ce le ha, anche se deve migliorare nel cross".