LORENZO RESTERA' SE AVRA' GARANZIE
Il bivio di Lorenzo Pellegrini è in una rotonda con due uscite opposte: da una parte c'è la strada più vecchia e conosciuta, del cuore e della stabilità emotiva, dall'altra la nuova via internazionale che porta verso l'ambizione e la gratificazione economica.
IL DUBBIO. Pellegrini sta vivendo giorni di inquietudine non attesi, perché tutto si è svolto molto velocemente: il blitz del procuratore in Inghilterra, con l'opulenta proposta di stipendio più che doppio presentata dal Manchester United, gli ha imposto una fase di riflessione che il post pubblicato dopo Italia-Portogallo sui social non ha ovviamente interrotto. Pellegrini è combattuto tra l'idea di continuare a giocare per sempre con la Roma, seguendo Totti, De Rossi e Florenzi nella stirpe dei prodotti a chilometri zero, e la legittima aspirazione a misurarsi con il calcio dei grandissimi, con la Premier League vista dalla prospettiva di una delle squadre più ricche del mondo. Ce n'è abbastanza per vacillare, come in passato hanno fatto anche Totti e De Rossi. De Rossi proprio per una proposta pazzesca dello United, nell'estate 2013.
STATO D'ANIMO. I soldi invece in questa storia di passioni forti non c'entrano più di tanto. Se avesse pensato solo al conto in banca, Pellegrini oggi giocherebbe nel Milan e non nella Roma. Giudica seccanti le sperequazioni retributive a Trigoria, visto che parecchi giocatori guadagnano più di lui pur avendo un ruolo meno importante per la squadra. Ma non è questa la principale motivazione per cui, eventualmente, rinuncerebbe alla Roma. (...)
R. Maida
MONCHI E' SICURO SISTEMERA' TUTTO
Qua la mano, Lorenzo. La Roma assiste silenziosa ai movimenti attorno all'ultimo diamante uscito dal settore giovanile ma ha deciso di non lasciarsi travolgere dalla frenesia. Monchi, ieri ancora in Spagna per il derby di San Fernando, la piccola squadra della sua città di cui è consulente, è pronto a incontrare l'agente di Pellegrini, Giampiero Pocetta, con il quale ha stabilito sin dai primi giorni un rapporto molto cordiale e costruttivo. Lo farà però a tempo debito, ritenendo che in questo momento possa essere persino controproducente intavolare una trattativa per il rinnovo del contratto: Pellegrini ora è un punto fermo della squadra ma dovrà confermarsi a certi livelli, secondo la Roma, prima di meritare un ingaggio top.
VOLONTA'. La clausola è un problema, certo. Trenta milioni divisi in due annualità sono un'occasione d'oro per agganciare un talento italiano di 22 anni. Ma questo riguarda l'eventuale plusvalenza che frutterebbe alla società in caso di addio del giocatore. Non cambia di per sé lo scenario: Alisson l'anno scorso non aveva la clausola, eppure ha deciso di andare via. «Sono sempre i calciatori a stabilire dove vogliono stare» ripete spesso Monchi. E la storia recente della Roma lo conferma: a Trigoria non trattengono nessuno che non voglia rimanere. Perciò quello che interessa ai dirigenti è chiarire al più presto con il ragazzo se lo scenario sia cambiato. Se, cioè, il recente viaggio in Inghilterra del procuratore per ascoltare le offerte del Manchester United abbia modificato l'orientamento. (...)
R. Maida