Kumbulla, 10 aerei per giocare subito

Indispensabile a 20 anni, dopo aver preso quasi dieci aerei in dieci giorni per un totale di circa 30 ore di volo. Ha giocato in Kazakistan, ha giocato in Lituania, giocherà con il Benevento. Anche a causa dell’infortunio di Smalling, Marash Kumbulla ha scoperto di essere un punto fermo della Roma molto prima di quanto potesse immaginare. E anche in patria, con l’Albania, ha dimostrato di meritare un posto fisso in squadra: nelle prime due partite da titolare in Nazionale, la squadra è rimasta con la difesa imbattuta (doppio 0-0).

 

La sua crescita improvvisa non è sfuggita ovviamente al commissario tecnico, che è Edy Reja. E’ stato lui a lanciarlo tra i primi undici dell’Albania ad Almaty, nel lontano Kazakista, 5.200 chilometri e 4 ore di fuso a est di Roma. Tre giorni dopo, cioè mercoledì scorso, il bis a Vilnius, in Lituania. «Lì ho dovuto sostituirlo – racconta Reja al telefono – ma solo perché era ammonito». Anche dell’Albania ormai è una sicurezza: «Il ragazzo ha una personalità impressionante. E anche un bel piedino. Sono sorpreso dalla rapidità con la quale si sia inserito nella Roma. Non era facile il salto da Verona. Invece nonostante la giovane età Marash ha dimostrato lo spirito giusto. Non dimentichiamo che ha debuttato contro la Juventus». Per Reja l’albanese di Peschiera del Garda ha enormi margini di miglioramento: «E’ molto giovane, fisicamente non è un colosso, penso possa fare molta strada purché gli si dia il tempo di maturare e magari anche di sbagliare. Le qualità ci sono tutte. Ha anche un bel piedino…». (…)