Pedro insiste «Scudetto»

Miki, Pedrito ed Edin: attenti a quei tre perché fanno davvero sul serio. Lo scudetto se lo raccontano a voce alta, senza timori, come amici al bar mentre prendono un caffè. Pronunciano la parolina magica con disinvoltura persino durante le interviste. In fondo, da over 30 navigati sanno come si vince e stanno cercando di spiegarlo ai compagni più giovani, talentuosi ma inesperti. L’ambizione della Roma è sicuramente la qualificazione in Champions; spostare in alto l’asticella delle ambizioni, però, aiuta a non stancarsi mai di ottenere successi. C’è un proverbio che chiarisce il concetto: «a chi crede nei sogni basta un gradino per raggiungere le stelle».

 

Mentre continua a interrogarsi sul futuro, capitan Dzeko finalmente gode con due partner di livello internazionale al suo fianco: Mkhitaryan da una parte, Pedro dall’altra. L’armeno ha collezionato altri due assist al bacio, lo spagnolo quando si accende fa saltare il banco e sta iniziando a trovare la via della rete con continuità. In due fanno 50 titoli conquistati. Contro il Benevento il bomber bosniaco ha segnato due gol dopo essere rimasto a secco nelle prime uscite. Ora è a quota 108 con questa maglia, di cui 5 rifilati proprio ai campani (a cui ha sempre segnato nei tre confronti fin qui disputati). Il podio – dove stazionano da anni Totti, Pruzzo e Amadei – è a portata di tripletta. Il prossimo obiettivo? Agganciare il centravanti del primo scudetto.

 

Pedro, intanto, sta spazzando via i dubbi di chi credeva fosse venuto a Roma per una passerella d’onore al termine di una carriera straordinaria. Nella notte dell’Olimpico l’ex Barcellona ha realizzato la rete del momentaneo pareggio raccogliendo l’assist di Pellegrini, poi si è procurato il rigore del 3-2 (servito da Dzeko) che ha messo in discesa il match. (…)