Rilancio Diawara, Veretout fa crac

L’urlo di dolore di Veretout, l’urlo di gioia di Diawara. Il calcio è una storia di momenti, lampi. Scariche di adrenalina che possono cambiare stagioni e prospettive sovvertendo ogni sentenza. La Roma vince a Firenze quando sembra tutto perduto, la zona Champions che scappa via, l’autogol di Spinazzola che prima l’aveva sbloccata, e poi il brutto infortunio del giocatore più in forma, l’ex viola Veretout, che si è fatto male alla coscia destra e nemmeno riusciva a poggiare il piede. Per lui i medici temono uno stop lungo, molto lungo: mesi, non settimane.

 

Ma in questa squadra un po’ rabberciata il motivo per sorridere e sperare spunta all’improvviso da lontano: Amadou Diawara, l’uomo che ha segnato il gol della vittoria, non giocava titolare in campionato dalla prima giornata, dalla partita cancellata a tavolino, eppure è stato il migliore della Roma a prescindere dall’episodio decisivo. Padrone del centrocampo tanto in regia (90 palloni giocati) quanto nell’interdizione (11 palloni recuperati, 5 intercettati), ha dato la scossa cominciando l’azione del 2-1 e poi facendosi trovare pronto sul passaggio di ritorno di Karsdorp (quinto assist: mica male). Ha dovuto aspettare per festeggiare, perché gli arbitri avevano inizialmente segnalato il fuorigioco del terzino, ma il Var stavolta ha fornito un supporto prezioso a Fonseca, che in campo di pareggio avrebbe rischiato nuovi processi. (…)