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Ugo Trani, giornalista del quotidiano Il Messaggero, è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 101.500 di Centro Suono Sport.
“Adesso c’è un allenatore che la battuta sul centravanti la fa sul serio, noi però non corriamo troppo, aspettiamo che si materializzi Mourinho. Io leggo tanti nomi ma i nomi sono frutto di procuratori, non voglio dire di invenzioni perché mi sembra troppo… Io rispetto sempre il lavoro di tutti i colleghi, perché se qualcuno tira fuori qualcosa è difficile che questa sia totalmente inventata. In altri tempi si faceva il giornale delle invenzioni, capito? Il giornale delle invenzioni è fatto in un altro modo, che non è quello nostro, di adesso. Si diceva, facciamo i giri di mercato. Io ho quasi sempre lavorato al quotidiano Il Messaggero e lavorando in un giornale politico sei meno costretto a fare queste paginate, invece c’è chi lo ha dovuto fare per forza. Io ho visto anche direttori che si sono scottati su affari importantissimi e non sono mai andati in porto.
Già sono stati dati, penso, sui 120 e i 130 giocatori a Mourinho, ho fatto un conto l'altro giorno e non può essere normale. Sperando che ne prendano qualcuno buono, quello lo speriamo tutti. Io ci credo che faranno una buona squadra, ho maggiore convinzione proprio perché c’è Mourinho ma non inventiamoci i nomi a raffica altrimenti non andiamo da nessuna parte. C’è chi pensa di vendere più copie così ma così non vendi più copie, perché tanto ormai ci sono i siti. E’ un vecchio sistema che non funziona più. E lo dice uno che sta dentro, che cerca di evitare che il lettore poi dopo ci possa accusare di aver scritto stupidaggini. Questo è un passo sbagliatissimo, perché tu non puoi inventare”.