Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"L'Inter è favorita, perché ha più giocatori e più cambi, la Roma deve puntare sull'entusiasmo di essere prima. Per adesso secondo me la Roma ancora non è pronta a fare quello che vuole Gasperini. Lui vorrebbe uno contro uno fino a morire per tutta la partita: lui è convinto che giocando così tu con l'Inter puoi pure vincere o comunque non perdere. Sulla tecnica non te la puoi giocare. Finora la squadra lo ha fatto a tratti. Lui dice: io ho 10 giocatori di movimento, 5 li cambio, ma cambio quelli morti, perché devono morire in campo già nel primo tempo.
I giocatori interessati dai cambi sono i due esterni e i tre attaccanti. Da una parte, Rensch e Tsimikas saranno uno titolare e uno il cambio, a destra c'è Wesley e non avendo altri cambi, probabilmente entrerebbe Ziolkowski con Celik spostato sulla fascia. Se gioca Pellegrini, il cambio è Dybala, il cambio di Soulé è Baldanzi o El Aynaoui e poi c'è l'alternanza tra Dovbyk e Ferguson. La corsa gliela possono il dare il cambio di Rensch e teoricamente anche Pisilli. L'Inter di cambi ne ha tanti ed è anche cambiata molto: ora non c'è Thuram e possono scegliere tra Bonny ed Esposito vicino a Lautaro. Sulle fasce probabilmente sono i più forti in Italia, subito dopo forse l'Atalanta e metterei anche la Fiorentina e il Napoli.
Gasperini quelli che ha avuto a Trigoria in queste settimane li ha preparati benissimo. Faccio un esempio: se Rensch giocherà, lui gli ha dato il passo per fare una partita del genere. Ci sono tanti giocatori che non sono andati in nazionale, come Pellegrini e Dybala: quelli può averli allenati bene. I titolari erano andati quasi tutti in Nazionale, molti hanno anche segnato. Da questo punto di vista è una squadra in fiducia, sono queste le cose su cui punterà lui. Però Gasperini è consapevole anche delle difficoltà, lui sa che questa squadra non può mai sbagliare la pressione. A Pellegrini restare a Trigoria ha fatto bene, per avere altri allenamenti nelle gambe, mentre a Pisilli ha fatto bene giocare partite intere con l'Under 21.
Gasperini è uno che spiega al singolo giocatore tutti i compiti che avrà in partita, è un allenatore che ti fa sembrare di aver già giocato la partita. Lui controlla tutto anche in allenamento, ogni dettaglio. È uno che fa la differenza e i suoi risultati lo dimostrano. Le parole di Totti? Riguardo a Spalletti, lo dice che non lo riconosceva più ma sapeva che c'era la società dietro, che tutto era mosso da loro e che Spalletti aveva accettato una cosa che forse se fosse dipesa da lui sarebbe andata in un altro modo".