Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 20 ottobre:
"Prima di parlare della partita, partiamo da un dato: la storia dei confronti tra Roma e Inter in Serie A è impietosa. Ci sono decine di record che l’Inter ha raggiunto proprio contro la Roma, ed è qualcosa di davvero incredibile. Venendo a ieri, credo che la Roma sia oggettivamente meno forte rispetto all’anno scorso, e proprio per questo il fatto che oggi sia seconda in classifica è già di per sé un piccolo miracolo. Tra gli aspetti positivi c’è sicuramente la solidità: è una squadra tosta, difficile da battere, con la miglior difesa del campionato — anche se, allo stesso tempo, ha uno dei peggiori attacchi, paragonabile a quello della Cremonese. Ciò che la tiene in alto è la preparazione fisica curata da Gasperini: la Roma corre tantissimo, e questa è una delle sue armi principali. In partite del genere, però, servono i colpi dei giocatori di talento. Soulé è il più dotato tecnicamente, ma fatica ancora a incidere quando il livello si alza. Bene invece Bailey, che almeno ha provato a saltare l’uomo — cosa che raramente si vede — e mi è piaciuto anche Ziolkosky.
Molti criticano Gasperini per la scelta iniziale di schierare Dybala come falso nueve: può darsi, ma quando poi sono entrati gli attaccanti veri, non è cambiato granché. Dovbyk ha sbagliato praticamente tutto, e Ferguson è rimasto spettatore, non tira mai in porta.
Con questa rosa, Gasperini sta compiendo un mezzo miracolo: la sua idea di calcio è quasi l’opposto di quello che la Roma riesce a fare oggi, e nonostante questo la squadra è seconda. Un allenatore che vive per l’attacco e decide di rinunciare ai due attaccanti è un paradosso, ma evidentemente non li ritiene all’altezza. Detto ciò vedendo il livello imbarazzante della serie A questa squadra può giocarsela per la qualificazione in Champions League."