Domani alle 15 la Roma affronterà il Cagliari all'Unipol Domus, nel match valido per la 14esima giornata di Serie A. Oggi Gian Piero Gasperini è intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia. Ecco le parole del tecnico giallorosso.
In che condizione è Angelino e come stanno Dybala e Ferguson?
"Angelino ha avuto questo problema, è stato fuori da due mesi ed è veramente tanto tempo. Non posso fare una previsione sul suo rientro. Gli esami vanno bene, ieri è tornato in gruppo. In questo periodo si è allenato a livello individuale ma abbastanza bene, il rientro dipende dall'ok dei medici. Per il resto non è stata una settimana semplice a causa di acciacchi e influenze che hanno toccato un po' troppi giocatori. Koné ed El Aynaoui hanno avuto degli acciacchi, sono da valutare. Anche Wesley non è al meglio, vedremo oggi pomeriggio ma probabilmente non lo rischieremo domani. Poi Baldanzi e Dybala hanno avuto l'influenza. Gli altri sono degli highlander, cercherò di portare tutti ma deciderò domani anche in vista delle tre partite in una settimana".
Pensa di avere la rosa per lottare in tre competizioni? In quali giocatori meno impiegati vede la fame?
"La rosa numericamente è sufficiente. In questo momento ci sono degli acciacchi, ma sono tutti acciacchi non gravi, l'unico vero infortunato è Dovbyk. La rosa è al completo e anche Dovbyk è sulla via della guarigione. Numericamente siamo una rosa completa, alcuni hanno giocato meno come Ghilardi, Ziolkowski, Baldanzi e Pisilli ma stanno dando belle risposte e sono contento di loro. Sicuramente avranno sempre più spazio. La rosa è in grado di continuare così e di mantenere un rendimento alto, c'è un nucleo molto forte e ora dobbiamo migliorare il rendimento di alcuni giocatori, soprattutto in attacco. Gli attaccanti hanno avuto poca presenza e incisività: Dovbyk, Ferguson, Dybala e Bailey sono molto importanti e se avessero più continuità avremmo ulteriori margini di crescita".
Ha schierato Ferguson titolare contro il Napoli: come spiega questa scelta? Vedremo ancora Dybala centravanti?
"Come ho già detto, il problema è che Dybala stia bene e possa giocare. Ha giocato 3/4 partite e poi c'è stato un nuovo infortunio, vogliamo averlo al meglio. Oggi Dybala farà il primo allenamento con il gruppo, ieri ha fatto differenziato dopo aver avuto l'influenza. Dybala è molto forte, ma deve avere continuità e l'abbiamo avuta solo fino al Milan. Ferguson? Si può giocare in tanti modi in attacco. Baldanzi ha fatto bene contro Cremonese e Napoli, mi ha dato belle risposte anche se gioca in un ruolo non suo. Per giocare con lui centravanti bisogna giocare in un certo modo e se ci gioca Ferguson o Dovbyk abbiamo altre caratteristiche".
El Aynaoui e Ndicka disponibili per Roma-Como?
"Non ho ancora certezze".
Cosa cerca da Baldanzi e Dybala quando giocano da centravanti?
"Quando ti mancano i due centravanti cerchi l'adattamento migliore, quindi cerchi rapidità, tecnica e triangoli, la palla a terra. Il gol annullato a Pellegrini a Cremona nasce da una giocata di Baldanzi. Cerchi di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori. In questa rosa in questo momento se mancano quei due giocatori secondo me Dybala e Baldanzi hanno le caratteristiche migliori per ricoprire quel ruolo".
Che tipo di giocatore ha visto in Bailey finora? Può alzare il livello o ancora no?
"Lui è stato fuori tre mesi, tre mesi sono tantissimi. Ha avuto un infortunio, non chirurgico, ma un infortunio che l'ha tenuto fuori per due mesi. Due mesi sono tanti, quindi subito dopo è rimasto quasi un altro mese fuori. È chiaro che nel frattempo gli altri vanno avanti, vanno forti. È in un gruppo che viaggia, che è sempre presente, sempre compatto, sempre bello reattivo negli allenamenti e nelle partite. Non è facile poi dover recuperare, dover inseguire, soprattutto in un periodo come dicembre, novembre-dicembre, dove tutti vanno. Tutte le squadre ormai non hanno più quei cali asfissianti, i ritmi sono forti. Tu hai perso strada e devi rimetterti velocemente in carreggiata per recuperarla. È quello che stiamo cercando di fare, sperando che lui possa avere la continuità e la presenza negli allenamenti. Ora non può averla è tre mesi che è fuori, è difficile. Deve rientrare in condizione, iniziare ad allenarsi regolarmente, dare un po’ di continuità agli allenamenti. Sono la prima settimana o due settimane che si allena con regolarità, vedremo. Però c’è anche tutto il resto. È chiaro che è un giocatore su cui ci puntiamo. Lui, come quelli che ho nominato prima, Baldanzi, Ferguson, Dovbyk, sono giocatori che ci auguriamo possano dare. Perché se loro girano e hanno continuità, riusciremo a essere anche più competitivi".
Quali sono i suoi riferimenti nello spogliatoio?
"Mi fido di tutti, questo è uno spogliatoio straordinario a partire da Svilar. Ndicka, Mancini ed Hermoso sono dei leader, Ghilardi e Ziolkowski sono giovani che non hanno saltato nemmeno un minuto di allenamento. Sono contento per Ghilardi, quando uno fa quella prestazione vuol dire che è in grado di poterla fare. Anche per Ziolkowski sarà così. Vale per tutti i ruoli, anche Rensch c'è sempre e Tsimikas che, nonostante le sue difficoltà, c'è sempre. Pellegrini e Soulé straordinari. Abbiamo avuto defezioni per lungo tempo nello stesso reparto, gli altri hanno avuto stop più brevi. Finora abbiamo fatto un ottimo percorso e abbiamo l'intenzione di continuare così. Inoltre ho dimenticato Pisilli, che è un ragazzo straordinario e sta facendo molto bene. L'ho un po' penalizzato, ma è un giocatore forte e meriterebbe di giocare di più. Io non voglio fermarlo, se c'è la possibilità di giocare nella Roma sarebbe la cosa migliore. E' normale che lui ambisca a giocare di più, ma sta avendo grande professionalità ed è sempre pronto. La forza della Roma è il gruppo, ci sono giocatori che hanno mentalità straordinaria".
Pisilli può prendere il posto di El Aynaoui durante la Coppa d'Africa o vuole qualcuno dal mercato?
"Direi di sì, lo può prendere lui e per ciò che mi fa vedere in allenamento lo merita. Ho insistito molto sul centrocampo perché stava facendo molto bene. Ho forzato di più con El Aynaoui, ma ha dato risposte forti. Koné e Cristante erano le certezze. Pisilli ha trovato tre highlander che gli hanno concesso poco spazio, ma piuttosto che creargli un problema è meglio che lui giochi. Mi piacerebbe potesse giocare qui".
Cosa ci può dire su Palestra? L'eventuale assenze di Mina può cambiare le scelte in attacco?
"No, non cambia. Cercheremo di mettere in campo la migliore formazione. Palestra sta facendo grandi cose, è nel giro della prima squadra dell'Atalanta da quando ha 17 anni. Aveva fatto un buon campionato in U23, ma era già seguito. Quest'anno ha voluto trovare spazio al Cagliari e sta facendo bene, su di lui si punta da tempo. Lui era chiuso da tanti esterni all'Atalanta ed è la dimostrazione che i giovani devono giocare. Ma non è facile per club che lottano per obiettivi importanti schierare questi ragazzi: o fai una scelta con la società puntando sulla valorizzazione dei giovani, sapendo che puoi perdere qualcosa nell'immediato, oppure se davanti hanno giocatori importanti i giovani devono giocare in club con meno ambizioni. Noi dobbiamo cercare di fare un po' tutto".
Arena può essere convocato contro il Cagliari?
"Sì, domani è convocato. I passaggi sono gli stessi, anche se è ancora molto giovane. Per me la rosa deve essere di 17 giocatori e poi devono esserci i giovani. Queste sono tutte situazioni che devi creare in anticipo e poi dopo dare spazio, magari se hai un settore giovanile come Roma o Atalanta. Ma mi accorgo che man mano che sali di ambizione e che pensi a risultati molto più alti, questo discorso diventa difficilissimo da fare in Italia. Sta giocando in Primavera, calma...".
Si sta parlando di un ritorno di Ferguson al Brighton a gennaio: c'è questa possibilità?
"Non posso impedire che se ne parli, ma io ne parlerò a gennaio con la società. In questo periodo succede sempre che si parli di tanti giocatori, poi magari uno entra, fa due gol e cambia l’onda, oppure fa due o tre partite di livello e cambiano tutti i giudizi. Io credo che quello che sarà adesso è troppo presto, come avete accennato voi, ci sono tantissime partite che possono cambiare completamente le strategie e le idee".
Pellegrini sta diventando un uomo di Gasperini?
"No, è un uomo della Roma, è un giocatore forte. Un giocatore molto solido sia come giocatore, che sicuramente è un valore, ma questo l'avete sempre saputo. È un giocatore giovane che ha 29 anni, un giocatore sano, sempre presente, allena benissimo, è un ottimo ragazzo, fa parte di tutto quel gruppo di capitani molto attaccati alla squadra, alla stagione, alla prestazione della squadra".