Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Beto-Dovbyk? No, la Roma deve fare il salto di qualità. Beto ce lo ricordiamo bene, ha grande fisico e grande struttura, può anche fare qualche gol, ma è lento che più lento non si può. Secondo me Ferguson strappa la sufficienza perché stava dentro una squadra che ha vinto la partita e che ha fatto una grande prestazione, ma lui non ha fatto una gran partita. A me non è dispiaciuto per come si è impegnato, per i movimenti, però non è stato determinante come lo era stato con il Celtic: quando dicevamo che le difese italiane sono un'altra cosa è a questo che ci si riferiva, quando il livello diventa più alto lui va un po' in difficoltà.
Se Ferguson avesse fatto una grande partita, la Roma avrebbe vinto 3-0. Perché se c'è un difetto in una prestazione della Roma secondo me straordinaria per almeno 80 minuti, perché è stata perfetta e mi ha impressionato, è che, dopo aver dominato la partita, all'avversario devi segnare 2 o 3 gol. E perché non li fai? Perché davanti non c'è gente all'altezza. Ferguson strappa la sufficienza perché la Roma ha vinto, ma se fosse finita 0-0 il voto sarebbe stato 5. Nei confronti di Ferguson c'è un atteggiamento diverso rispetto a quello avuto con altri: se uno criticava Dzeko era per pungolarlo perché era un giocatore molto forte. Con Ferguson invece uno sta attento perché visto che ha dei numeri nei gol fatti imbarazzanti, uno ha anche paura di demolirlo. Koné ha fatto una partita maiuscola".



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