Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Per quanto riguarda la partita di Genova, tu hai un mercato da oltre 100 milioni e affronti una squadra che non si sa ne avrà 11 da mettere in campo, per cui non ci sono più scusanti o risultati di mezzo: 1-0 o 5-0, con il Genoa devi vincere, perché il campionato non ti aspetta più. Davanti gli hanno tolto i due migliori, Retegui e Gudmundsson, io li ho visti anche giocare bene, ma ogni giorno ne perde un paio. Tu vai lì che hai quasi tutti i migliori a disposizione, a parte i due nuovi arrivati perché magari non stanno al top, anche se io penso che quelli che non giocavano nella Roma stanno sempre meglio di quelli che abbiamo visto giocare, per cui io Hummels è il primo che metterei in campo, come caratteristiche e personalità. Per me giocherà a tre o a tre e mezzo, perché quello deve fare. Se va via Zalewski forse Dybala torna titolare... Se potessero loro se lo venderebbero subito Zalewski, ma è lui che deve decidere. In Turchia gli offrono bei soldi, questo potrebbe tentarlo. Io so che ci stanno parlando seriamente. Qualcuno esclude la sua partenza in quanto "pupillo di De Rossi", ma queste cose non le decide De Rossi: avevano venduto Dybala e avrebbero venduto chiunque, perché loro stanno attenti al bilancio, agli ingaggi. E in effetti la Roma da quella parte, tra Saelemaekers ed El Shaarawy, ce li ha gli uomini di fascia. Spero di vedere Koné dal primo minuto, perché ti serve quel tipo di giocatore. L'altro è Cristante e siamo a due. Poi? Se gioca col doppio trequartista, davanti può mettere Dybala e Soulé dietro al centravanti, penso giochi Dovbyk alla fine perché so che sta meglio, anche perché sennò dovrebbe giocare Shomurodov. Potrebbe anche giocare con il centrocampo a tre con Paredes, Koné e Cristante, tanto Pellegrini secondo me non gioca. Per cui davanti fai o Dybala-Dovbyk oppure fai Dybala finto nove e Soulé dietro a lui. In teoria c'è anche Le Fée, lo abbiamo visto a Cagliari, ha fatto una partita normale. Prendo ad esempio l'Inter, che ha la rosa migliore, quindi ha anche la miglior panchina: ha Frattesi, Zielinski, Carlos Augusto, uno tra Dumfries e Darmian. Nonostante questo, Inzaghi ha una formazione tipo che difficilmente cambia. Anche la Roma deve arrivare a una formazione tipo. Perché sennò poi cominciamo a dire "chi sta fuori se gioca Koné?". Qui bisogna capire se Koné è o non è titolare, bisogna arrivare ai titolari. Ricordiamoci l'anno della Conference: Mourinho in finale schierò Mkhitaryan pure se stava male. Io non vedo ancora l'identità della Roma. Siamo alla quarta partita e c'è il rischio di vedere ancora Celik e Angelino. Il più forte della squadra è Dybala e due volte su tre è partito dalla panchina: c'è qualcosa che non mi torna. Qualcuno me lo deve spiegare, sennò non capisco che squadra va in campo. Nella squadra ci sono cose che non si capiscono".