Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 23 settembre:
"La vittoria dopo l’esonero di un allenatore é un grande classico, detto ciò è stata una partita giocata bene e vinta meritatamente. Juric è stato bravo ieri ad affidarsi alla vecchia guardia e a lasciare tutti i nuovi fuori, é stata una mossa molto intelligente. Dovbyk non mi è dispiaciuto per niente ieri, se comincia ad ingranare può diventare un grandissimo attaccante. Dybala è sempre uno dei migliori in campo, ha fatto vedere ancora una volta come si gioca a pallone se mai qualcuno avesse avuto qualche dubbio. I fischi a Pellegrini sono dettati non dall’esonero di De Rossi di cui non è stato il responsabile ma dai suoi atteggiamenti dagli ultimi anni sopratutto con l’esonero di Mourinho. Ieri la società è fuggita, non c’era nessuno allo stadio, sono scappati come conigli, in questo momento la Roma è rappresentata soltanto dal suo allenatore che arrivato due giorni fa. La Souloukou non si è dimessa ma è stata cacciata dal braccio destro di Friedkin, il signor Eric Williamson che ha consegnato il report a Friedkin che poi l’ha licenziata accollandogli l’esonero di De Rossi.
Per quanto riguarda le minacce alla Souloukou, dire che è andata via per questo motivo è una grandissima cavolata che hanno cavalcato tutti i media per gettare ancora una volta fango sui tifosi della Roma, lei avrà ricevuto sicuramente sui social insulti come è già successo in passato e come é successo a De Rossi poco tempo fa, e come succede in piccolo anche a noi quindi fate i bravi.
La contestazione di ieri è stata molto pacifica e civile, io sono stato d’accordissimo con la protesta e con i fischi, mi dispiace che non tutto lo stadio abbia aderito, si vede che ce gente che ancora pensa che non vadano fischiati perché indossano la maglia della Roma. Ultima cosa che non c’entra nulla con oggi, é uscita la notizia che Danso si deve operare anche se potrà tornare a giocare a calcio, quindi se abbiamo contestato la Roma abbiamo sbagliato perché gli ha salvato la vita."