Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Da qui a fine giugno sentiremo parlare più di cessioni che di acquisti, ma proprio per una questione tecnica. Entro il 30 giugno i conti vanno messi apposto per il famoso triennio. In questo lasso di tempo la Roma deve fare un attivo, che le permetta di rientrare in quei parametri lì. Quindi, se tu realizzi un attivo, quello già è un punto nel computo generale. E quelle sono le cessioni. Supponendo di poter mettere poi nel mercato questo attivo, allora poi si vanno a fare i conti generali. Però visto che a noi è stato detto che non solo questo mercato estivo, ma anche quello di riparazione prossimo di gennaio saranno mercati un po' ristretti, io non mi aspetto un passivo complessivo di mercato particolarmente rilevante. Secondo me la differenza tra entrate e uscite potrà essere, azzardo, nell'ordine di 20/30 milioni di euro, non di più. Prima di tutto, ma Gasperini lo avrà fatto già questo ragionamento, c'è da stabilire quelli che devono essere i giocatori base della rosa. E quindi si parla del rinnovo di Svilar e tutto il resto. Poi bisogna capire chiaramente quelle che sono le necessità. Gli esterni sono il primo discorso, perché se parte Angelino è una cosa, se Angelino non parte la cosa è un po' diversa e così via. Però gli esterni sono una priorità assoluta, perché a centrocampo, io non dico che puoi rimanere così come sei, perché un innesto di qualità e di prospettiva, secondo me serve, però una qualche base tutto sommato c'è, ma sugli esterni devi lavorare per forza con tecnico come Gasperini. E poi c'è il problema dell'attacco, questa è una cosa che io ancora non ho capito: Dovbyk resta o va? Se resta, siamo sicuri che Gasperini riesca a valorizzarlo? Io penso che un altro attaccante lì davanti serva. Può essere Scamacca per esempio? Questi sono un po' tutti i nodi da sciogliere, il quadro della situazione più o meno mi sembrava questo qui. Se pensiamo a tutti gli attaccanti forti forti che ha avuto Gasperini era gente intanto mobile, gli attaccanti dell'Atalanta io li ho visti sempre svariare e c'è riuscito pure Scamacca con Gasperini, cosa che a me ha sorpreso abbastanza. Però deve essere gente, e questo Retegui lo ha fatto perfettamente, mentre in Nazionale non riesce a farlo per ovvi motivi, deve essere anche gente in grado di sfruttare gli spazi e le situazioni che creano tutti gli esterni e tutti i centrocampisti che vanno in penetrazione. Quindi serve uno in grado di dialogare con questi compagni che penetrano e al tempo stesso presidiare l'area di rigore e quindi buttare la palla dentro quando poi si creano quegli spazi grazie ai compagni. Uno come Scamacca non credevo che potesse farlo ma Gasperini ha dimostrato che può farlo e quindi questo dovrebbe essere il profilo. Continuo a chiedermi ad esempio se uno come Dovbyk possa riuscire a fare questo lavoro oppure no. Io ho delle forti perplessità da questo punto di vista. Però questo non è un problema secondario, nel senso che se Dovbyk resta, come lo dobbiamo sfruttare questo giocatore? Io Dovbyk non l'ho ancora capito veramente. Quello che non mi convince di lui è che lo vedo moscio".