Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Per ora sei a 9 punti senza ancora aver visto la squadra di Gasperini. Secondo me lui ha preparato molto bene il Derby, perché è andato a pressarli, a togliere le linee di passaggio. Non è stato un Derby spettacolare, ma, come aveva detto Gasperini alla vigilia, "nei Derby bisogna essere micidiali, non belli" e la Roma è stata micidiale perché ha sfruttato subito l'occasione. Poi sì, ne ha concessa qualcuna, ma del resto è pur sempre il Derby, negli ultimi minuti c'era quasi la paura inconscia di vincere. La cosa negativa è che quando hai fatto i cambi si è notata la differenza: lì bisognerà lavorare e fare qualcosa sul mercato e dovrà lavorare anche lui su alcuni giocatori. Io non pensavo che la Roma vincesse il Derby, perché anche se è più forte, temevo che lo affrontasse con paura, invece lo ha affrontato bene, avendo anche un po' di fortuna. Il fatto che non sia ancora la Roma di Gasperini è un bene, perché significa che devi vedere ancora tanto. Ora sei a 9 punti senza ancora aver sbloccato le punte, prima o poi si sbloccheranno.
I nuovi all'inizio faticavano con Gasperini anche all'Atalanta. Io mi aspettavo un inizio shock della Roma, che si dovesse avere tanta pazienza, che Gasperini finisse in un vortice di critiche come a Milano con l'Inter, perché veniva in una realtà molto diversa, in cui non era nemmeno troppo simpatico, con una situazione di mercato che conosciamo e un rapporto non idilliaco con i dirigenti, quindi mi aspettavo molto peggio. Credo che ci vorrà tempo, la vedremo la Roma non di Gasperini: non quest'anno, dove però vedremo una squadra che proseguirà meglio di quanto abbiamo visto finora. Con questo non intendo che la Roma arriverà sicuramente quarta, ma che la squadra avrà un'identità. Lui voleva una rivoluzione, cambiandone almeno 10: non ci si è riusciti, ci vorrà tempo, ma io sono convinto che stia costruendo qualcosa di intelligente. Il fatto che non sia integralista è un bene, io mi aspettavo anche delle imbarcate, quindi per me è una sorpresa, Gasperini si sta dimostrando intelligente e cresciuto.
Tra i nuovi, sono convinto che Ferguson farà bene: si deve sbloccare ed essere più cattivo, però per me nel Derby ha fatto dei movimenti intelligenti, infatti quando è uscito la Roma ha interrotto quel tipo di flusso davanti. Negli ultimi anni nel Derby i numeri nove hanno sofferto, quindi lo prendo un po' così. Nel secondo tempo col Torino l'irlandese mi ha deluso, mentre con Pisa e Bologna mi era piaciuto tanto. Sono convinto che Ferguson esploderà, anche visto che Gasperini è uno che ha sempre valorizzato gli attaccanti. Il mio dubbio è su El Aynaoui, non ho ancora capito che giocatore è: dicono che debba giocare accanto a Koné ma poi lo vedo sempre sulla trequarti, perché evidentemente non è ancora pronto per giocare in mezzo, dove invece Cristante dà più garanzie. Ultimamente dal campionato francese hai pescato male e lui lo hai anche pagato tanto. Per me questo potrebbe essere il grande errore di mercato della Roma, perché a centrocampo sei corto. Wesley penso possa crescere: non credo sarà un crack, ma ha un bel motore. Deve imparare a fare la doppia fase, come fa Rensch.
Il gol di Pellegrini? È un bellissimo e romantico capitolo finale, secondo me. Non ci sono le premesse, la decisione è stata presa e non sarà rinnovato: se giocherà bene e si valorizzerà, magari si venderà a gennaio. L'obiettivo ora è farsi bene entrambi. Lui ha 29 anni e Gasperini ha detto che "deve diventare un atleta". Il gol è stato una bella pagina, sono convinto che lui sia tanto tifoso della Roma e che l'abbia vissuta nella maniera che abbiamo visto, ma quelle parole di Gasperini sono un segnale. Tolto il gol, anche contro la Lazio io non ho visto un atleta, senza gol era insufficiente".