Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Salah-Eddine potrebbe essere riscattato a 8 milioni dal PSV, lì sta giocando sempre, evidentemente il calcio olandese è la sua dimensione. Quella di Angelino è una situazione delicata e particolare, a oggi non possiamo dare una data di rientro, perché non la sanno nemmeno a Trigoria. Vedremo nelle prossime settimane e mesi quando riuscirà a superare questo problema importante. Per sostituirlo, secondo me al momento l'idea di Gasperini è spostare Wesley a sinistra, perché a destra ne ha due abbastanza affidabili, che sono Celik e Rensch. Poi magari domani sera giocherà Tsimikas, visto che ci sono tre gare ravvicinate. Però nella formazione iniziale per una partita importante, secondo me lui vede Wesley a sinistra e probabilmente Celik a destra con la possibile promozione di Ziolkowski.
A me la Roma sulla fascia sinistra convinceva dall'inizio. Angelino non si era trovato molto con Gasperini, già prima del problema che ha avuto, ha avuto problemi con il tecnico, probabilmente non sono compatibili, lo stesso Gasperini non si era opposto quando era arrivata l'offerta dall'Arabia, anzi, lui chiedeva De Cuyper, che è un giocatore diverso. Non c'è grande sintonia fra i due. E poi c'è Tsimikas che è un giocatore in prestito ed è tutto da vedere. Quindi lì già ballavi un po' a prescindere. Li quindi metterà l'ennesima toppa con Wesley a sinistra, nelle partite che contano.
Conte sappiamo com'è, è una fiammata: è uno che vince subito, brucia tutto, ma brucia anche il resto, nel senso che per lui poi è difficile confermarsi e tenere unito un gruppo. Il Napoli, tolte forze le prime due giornate, non mi ha mai convinto quest'anno, anche se è strano perché la rosa è forte, nonostante le lamentele di Conte. Lì Lang è la riserva delle riserve, alla Roma sarebbe titolare. Il Napoli è una grande squadra ma temo che Conte abbia bruciato qualcosa e questo è un bene, non perché la Roma debba competere per lo scudetto, ma perché in annate strane può succedere di tutto, dopo lo scudetto di Spalletti arrivarono decimi".