Francesco Balzani di Leggo è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"L'attacco di ieri alla Souloukou è stato di tipo politico, cosa che un giornale sportivo non dovrebbe fare, tra l'altro mettendo in mezzo anche cose sgradevoli sul fatto che lei è donna, su come si veste... se lo avessimo fatto noi ci avrebbero massacrato. Ci sono dei dati oggettivi sulla Roma e a noi interessano quelli, le lotte di potere poi vedremo come andranno a finire, se scrivono così significa che sta rompendo le palle e a me può solo far piacere, dopo anni di porgi l'altra guancia e porgi pure la terza guancia. Magari non sta ottenendo nulla per ora, o sta ottenendo poco, ma almeno non sta porgendo l'altra guancia. E sotto questo aspetto penso che nessuno abbia qualcosa da ridire. Sull'aspetto sportivo oggi la Roma è un fallimento, ma la Souloukou è operativa a livello dirigenziale, tecnico, di scelte a Trigoria da forse 6-7 mesi, perché prima ricopriva un altro ruolo, stava da un'altra parte, c'era ancora Pinto. Da 6 mesi ricopre questo ruolo, se vogliamo allarghiamo a un anno, quello che vediamo alla Roma non è frutto degli ultimi mesi, o dell'ultimo anno, ma è frutto di anni e anni e chi c'era prima ha lasciato danni ed è stato cacciato. Accollarle le cose che sono successe di recente, come la storia della ragazza licenziata, sarebbe come accollare a De Rossi la costruzione della rosa della Roma. Un amministratore delegato cosa deve fare? Deve ristabilire le condizioni per le quali la Roma diventi operativa. Oggi la Roma è più operativa di un anno fa, perché sono state fatte delle mosse, poi a qualcuno non piacciono perché sono stati fatti dei tagli, ad altri piacciono di più perché sono derivanti dai ricavi, però quello lei ha fatto. Poi è chiaro che non basta, però ti ha messo nelle condizioni di lavorare bene. Ora per lavorare bene tecnicamente, quindi per fare una squadra competitiva, ci vuole il direttore sportivo importante e ci vuole che l'allenatore questa volta venga seguito nelle sue indicazioni. Ma questo non è che lo debba fare la Souloukou. Non è che la Souloukou va lì a trattare o a cercare di capire se un giocatore è buono o no. Il resto lo devono fare i Friedkin, scegliendo il direttore sportivo, perché adesso si dice 'eh, ma la Souloukou ha scelto direttori sportivi di secondo livello', ieri c'era scritto sul giornale, il nome di Ghisolfi è uscito fuori dal solito database, non c'entra niente la Souloukou. Se la Roma potrà spendere 40 milioni? Per me potrebbe spendere anche di più, poi quanto vorrà spendere questo penso che non lo sappiano nemmeno la Souloukou o De Rossi, lo sanno i Friedkin, a questo punto la palla passa lì. Speriamo che possano avere anche una reazione, una voglia di dimostrare un po' quello che non è stato dimostrato finora. Io se penso che al terzo anno di Mourinho pensavo di lottare per lo Scudetto e stiamo sesti, se fossi presidente mi verrebbe un colpo. Quindi la morsa del fair play è meno stringente a prescindere da quest'anno per i prossimi anni è un pochino più allentata, in più tu hai un bilancio che ti sorride un po' di più, prima parlavamo di quei 10 milioni di plusvalenze, insomma ti basta vendere uno Zalewski e sei a posto. Di conseguenza tu a luglio, ma anche già a giugno, hai la libertà di poter spendere non dici 200 milioni, ma quello che hai speso il primo anno, per esempio. Verrà fatto? Io questo non lo so dire, però poi si possono spendere 50-60 milioni, poi il prossimo anno si vedrà. Se tu investi, la Roma va in Champions, aumenta addirittura di più i ricavi, poi magari il prossimo anno non c'è neanche bisogno di fare tutte queste plusvalenze, ma intanto un investimento adesso che hai la libertà di poterlo fare, lo devi fare, anche perché ti calano molto gli stipendi, perché tu perdi Mourinho, che era ancora a contratto, quasi sicuramente Lukaku, perdi Sanches, perdi Spinazzola, perdi Rui Patricio, perdi tanto gestionale di Trigoria che non c'è più. Quindi adesso hai anche la possibilità di aumentare il prezzo dei cartellini, avendo abbassato gli stipendi. Bisogna vedere la volontà, ora la possibilità di investire, non dico per una squadra da Scudetto, ma per fare una squadra che lotti seriamente per terzo e quarto posto ci sarebbe. Fresneda me lo posso anche prendere, ma la Roma ha bisogno dei terzini titolari e prima comprerei quelli".