Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"La cosa che stona un po' è che tu prendi un direttore sportivo francese, che oggettivamente conosce la Ligue 1 a menadito e io mi aspetto che, conoscendo quel mercato come le sue tasche, magari riesca a portare dei giocatori a un prezzo buono. E il prezzo buono invece non lo vedo, questo è il discorso. Questo sinceramente mi sorprende un po'. Avesse portato Le Fée a 10 milioni, uno direbbe 'non è un fenomeno, è un buon giocatore, il Rennes l'aveva pagato 20', allora lo capirei di più. Ma se tu conosci un mercato a menadito e poi porti i giocatori a prezzi superiori alle operazioni che fanno gli altri, la cosa mi sorprende. Secondo me Le Fée a 20 è tanto; Thuram a 20 ci sta, è un giocatore che ha grosse prospettive, ma non è un giocatore conclamato che tu dici che è un fenomeno, è ancora tutto da vedere. Quindi è un prezzo equilibrato. Le Fée è uno che fa il titolare già da un po', è un giocatore già strutturato, per cui mi sembrano troppi 20 milioni per uno che nell'ambito del calcio francese sta tra le terze file. Confesso di avere in testa soltanto un enorme punto interrogativo su come la stanno costruendo, nel senso che mi pare che in questo mercato ci siano delle intenzioni da una parte e poi una realtà concreta dall'altra, che non necessariamente coincidono. Sicuramente De Rossi ha descritto delle caratteristiche specifiche che vuole nei giocatori; qualche nome di centrocampista che è stato fatto ce le può avere quelle caratteristiche o anche di attaccanti, come Omorodion, però il discorso non si esaurisce nelle caratteristiche, perché poi c'è il livello dei giocatori".