Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Rischio che la società si sia ricreduta sulla povertà di questa squadra? È più una certezza che un rischio. Sicuramente il miracolo che ha fatto Ranieri sta inducendo a ragionamenti di questo tipo. Secondo me loro stanno dicendo: "Ma lo vedi che allora questa squadra non è così male? Se Ranieri è riuscito a portarla lì allora vuol dire che con un altro allenatore bravo può fare altrettanto". E lì si ricommetterebbe l'errore fatale, perché la proprietà non avrebbe capito che Ranieri ha fatto un miracolo e i miracoli si fanno una volta nella vita, non quaranta volte, sennò non sarebbero più miracoli. Quindi io sono abbastanza preoccupato da questa situazione, anche perché se tu metti assieme questo rischio qui con il fatto che ci hanno già detto che le prossime due finestre di mercato saranno abbastanza modeste, alla fine il quadro più o meno è abbastanza chiaro. Faccio un esempio: in una situazione del genere, piuttosto che dire "Dovbyk non mi ha convinto, lo vendo e mi prendo un altro grande attaccante da 30 gol a stagione", io mi aspetto al massimo che vengano fatte operazioni alla Koné, cioè giocatori magari non completamente affermati, che non costano tantissimo, si cui magari lavorandoci sopra 6 mesi/una stagione arrivano a certi livelli, non dico Soulé perché lui è costato tanto, già siamo come costi su un'altra categoria. Leoni è un giocatore interessante, ma possono essercene molti altri. Però il quadro è questo qua. Il miracolo di Ranieri è un'arma a doppio taglio: io le ho già sentiti certi discorsi, ho letto articoli, ho sentito gente nelle radio. Questi ragionamenti già si fanno, dice "se questa squadra è arrivata a lottare per la Champions fino all'ultima giornata allora non è così male" e lì sarebbe l'errore, perché questa è una squadra che va puntellata pesantemente In alcune zone del campo. Noi dobbiamo metterci nella testa dei Friedkin: loro non sono esperti di calcio, ci capiscono poco. Loro guardano all'atto pratico e dicono "noi abbiamo scelto Ranieri, ci ha portato dove ci ha portato, ma io perché mi devo mettere a spendere 100 milioni di campagna acquisti per fare chissà quale squadra. Fermo restando che tutto sto desiderio di vincere io penso si sia capito che non ce l'abbiano, perché altrimenti uno avrebbe fatto altre cose. Per cui secondo me la tentazione di dire "faccio qualche ritocco e vado avanti" c'è. Noi facciamo bene a ribadire che servirebbero acquisti di una certa caratura, però ce lo diciamo fra noi. Il 18 maggio fra Roma-Milan e l'addio a Goodison Park dell'Everton dove saranno i Friedkin? L'euro lo scommetterei sulla seconda. a frase sull'"allenatore che all'inizio non vi piacerà ma poi vi farà divertire"? Io non avevo colto un discorso d'antipatia, avevo colto un discorso nel senso magari non vi convincerà all'inizio ma poi con risultati, col tempo... perciò a me viene più in mente Pioli onestamente. Perché Gasperini è profondamente antipatico però insomma non puoi dire che è un allenatore che non ti piace, è talmente bravo".