Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Quale sarà l'allenatore della Roma? Non lo so. Totti? Può darsi che sia vero che Francesco non abbia ancora scelto la sua strada eccetera. Del resto, che non non volesse fare l'allenatore si era capito quando ancora giocava. Quindi io credo che nessuno abbia mai pensato che Totti potesse fare l'allenatore. Dopodiché Totti mi pare che un lavoro ce l'abbia e che gli frutti tantissimo, cioè la promozione della sua immagine a livello internazionale, dovunque va lo ricorrono d'oro, non mi pare che abbia bisogno di niente da questo punto di vista. Tra l'altro ieri è iniziato un altro battage pubblicitario clamoroso in Russia su Totti, hanno lanciato un concorso in cui si vince la sua maglia ufficiale con la firma eccetera e sono tutti impazziti. Lui tira molto molto di più di altri campioni che ci sono. Quindi non è che lui un'occupazione non ce l'ha, non ha bisogno di pietire una telefonata della Roma. Il discorso è opposto: è la Roma che se fosse saggia troverebbe un sistema per sfruttare, in senso buono, la popolarità internazionale di Francesco per il suo tornaconto. A livello internazionale è più popolare Totti della Roma. La Roma è tornata popolare quando ha preso Mourinho. Quando Mourinho è stato licenziato, la Roma è tornata ad essere quello che era prima. Dal punto di vista di Totti non mi pare che sia un problema, se la chiamata arriva, arriva, se non arriva, non arriva. Il problema è della Roma. La conferenza stampa di oggi a un certo punto mi sembrava che andasse avanti su binari molto prevedibili, poi però c'è stato questo finale in cui lui ha pure scherzato sul fatto di essere un bravo comunicatore e ci ha detto questa cosa dell'allenatore che quando andrà via i tifosi lo rimpiangeranno eccetera eccetera. Questo si unisce all'informazione che ci ha dato con questa intervista a Repubblica per cui loro allenatore l'hanno già preso. Io su questo che devo dire, prendo atto del fatto che la Roma l'allenatore l'ha preso, c'è stato più o meno comunicato ufficialmente, quindi la dobbiamo dare come acquisita questa cosa accettare. Se non lo annunciano vuol dire che è uno ancora sotto contratto, quindi anche l'ipotesi di Gasperini resta assolutamente in piedi. Io personalmente non mi sbilancio perché non ho elementi particolari per dire che sarà questo o sarà quello. Mi focalizzo solo su un particolare, ovvero sul fatto che lui insiste ancora una volta sul discorso che la squadra non va rivoluzionata. Ed è su questo secondo me che bisognerà discutere soprattutto. Ora è vero che avendo due finestre di mercato con poche possibilità di spesa uno non può immaginare di cambiare 10 giocatori, 15 giocatori e questo lo capiamo tutti quanti. Però che questa squadra, soltanto per aver fatto questa striscia positiva con Ranieri, sia già bella e pronta per la prossima stagione, magari con due o tre ritocchi, secondo me diventa un discorso molto pericoloso. Perché io insisto su un punto: questo miracolo l'ha fatto Ranieri e solo Ranieri era in grado di farlo, né Guardiola, né Klopp né nessuna altro, perché Ranieri è proprio specializzato in questo genere di miracoli. Un altro allenatore che deve cominciare, deve fare 38 giornate, secondo me non dobbiamo illuderci sul fatto che possa fare 20 risultati utili consecutivi, perché secondo me questa è una squadra che ha indubbiamente dei valori tecnici interessanti in alcuni casi importanti, ma non è così forte da poter lottare per lo scudetto, tanto per essere chiari. Bisogna stare attenti a non cadere nell'equivoco secondo me qui. Se sono più positivo o negativo rispetto a un anno fa? Uguale. Intanto perché non so se vado in Champions oppure no, poi perché non so se arriva un top allenatore oppure un allenatore normale, e queste sono variabili fondamentali che non mi permettono di essere molto deciso nella risposta. Dico stazionario perché l'anno scorso è vero che partivi con un direttore sportivo nuovo e inesperto, è vero che partivi con un allenatore inesperto, però è vero che hai potuto fare campagna acquisti, poi che l'hai fatta male quello che è colpa tua, però le potenzialità c'erano e c'eravamo anche adattati all'idea di un nuovo progetto che partiva e così via. Adesso è passato un anno e più passano gli anni e più cala la disponibilità ad attendere progetti, quindi l'outlook, come direbbero gli esperti di finanza, più passano gli anni e più diventa negativo. Cioè tu hai bisogno di qualcosa di importante per rilanciarti. Per cui al momento, non avendo la certezza della Champions, non sapendo chi sarà il nuovo allenatore, certo, abbiamo alle spalle l'esperienza di Ranieri e la sua presenza che ci dà un bel sostegno, però non abbiamo altro adesso, per cui io resto un po' agnostico".