(05/09/2025) On Air

Andrea Stramaccioni a Te la do io Tokyo: Gasperini ha avuto subito un impatto sulla squadra, sta facendo un grande lavoro su Soulé. Trossard sarebbe perfetto

Andrea Stramaccioni, opinionista di Dazn e Rai, è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

Stai per iniziare un nuovo percorso come docente federale di tecnica e tattica calcistica 

"Essere chiamato dalla scuola allenatori mi fa piacere, è un onore. Io sono cresciuto nella scuola di Coverciano, Mister Ulivieri mi ha fatto questa proposta e mi fa molto piacere". 

 

Quali sono le tue sensazioni sulla prima Roma di Gasperini e dove si vede la sua mano?

"L'impronta si vede soprattutto nella mentalità dei giocatori. L'aspetto che si può subito percepire è l'atteggiamento della squadra quando non ha la palla. Dopo la partita con il Bologna ho parlato con il mister e gli ho fatto i complimenti, perché non sempre si riesce ad avere subito un impatto del genere, perché per essere la prima partita era già entrato tanto nella testa dei calciatori. Il dato più immediato è proprio l'aggressività e la fame con cui si va alla riconquista della palla, anche il coraggio nel pressing alto, soprattutto nei quinti. È vero che magari Gasperini non è stato accontentato sui trequartisti o a centrocampo, ma per me sugli esterni con Wesley e Tsimikas sì, perché sono ruoli chiave per lui. Gasperini è un allenatore che controlla tutto, è il vero manager e infatti in società in cui non poteva farlo non è riuscito a fare il suo lavoro al meglio, come all'Inter. La Roma gli ha messo a disposizione un parco giocatori che veniva da una seconda parte di stagione positiva, c'è un atteggiamento giusto, magari non è stato accontentato davanti ma sta lavorando. Ad esempio va sottolineato il lavoro che sta facendo su Soulé. Con l'infortunio di Bailey invece è stato sfortunato". 

 

Su Soulé?

"Il grande merito che do a Gasperini sul cambiamento di Soulé è che li sta abituando a giocare dentro. Lui prima era uno che non si staccava dalla linea laterale. Gasperini gli sta trasmettendo la fiducia nel giocare anche dentro al campo, perché poi sulla ci vanno gli esterni a tutta fascia, perché il mister crea l'imbuto, perché vuole che i centrocampisti diano la palla in una sorta di triangolo rovesciato tra il centravanti e i due trequartisti e in quell'ambito si fanno tutte le combinazioni di Gasperini. Soulé questa cosa prima non la faceva, ora la fa alla grande ". 

 

Come vedi Ferguson?

"È la classica occasione per la Roma. Lui era considerato uno dei centravanti più di prospettiva nel calcio britannico 2-3 anni fa. Nell'ambiente se ne parlava come uno dei centravanti più completi. Il problema è che viene da una stagione in cui non ha mai visto la porta, per cui di è deprezzato. È molto giovane, protegge palla, ha qualità, ha una struttura fisica che Gasperini modellerà. Quando Gasperini ebbe Milito al Genoa era un po' così, senza fare paragoni. Secondo me lui, lavorando col mister, potrà essere perfetto per Gasperini. Per me la Roma ha fatto un colpaccio". 

 

Ferguson o Dovbyk?

"Bisogna capire. Ora Dovbyk è rimasto e sicuramente sapeva che era sul mercato. Si tratta di un giocatore importante a livello internazionale, nei due attaccanti della Roma ci può stare. Penso che Gasperini ci lavorerà. Lui davanti vuole 6 attaccanti, perché li cambia, con le 5 sostituzioni tu puoi cambiare tutto il tridente e lui spesso lo fa. Sicuramente alternerà i due centravanti. A Pisa Dovbyk è stato anche sfortunato perché si è mangiato quell'occasione. Secondo me un Dovbyk con Ferguson anche meno il peso addosso, perché l'anno scorso c'era praticamente solo lui". 

 

El Aynaoui è un giocatore che sa coprire bene le linee e va in progressione palla al piede. Per queste caratteristiche forse è meglio in coppia con un Cristante più bloccato che con Koné?

"Analisi perfetta. In Nazionale viene utilizzato da mezzala o davanti alla difesa. Diciamo che in base al partner di centrocampo cambia la sua "libertà". Cristante ha un'esperienza e un passo per cui non lascia mai scoperta la posizione davanti alla difesa, pur perdendo magari in dinamismo, però anche Koné, se deve fare legna, lo fa. Se ci sono in campo Koné ed El Aynaoui, si devono guardare, perché i movimenti del mister sono atti a creare spazio in avanti. Non bisogna dimenticare che Gasperini cerca anche un "Pasalic", un centrocampista che in determinate partite può giocare più avanti, quindi El Aynaoui può giocare nei due di centrocampo, ma in alcune partite giocherà trequartista a sinistra, ruolo dove penso che il mister proverà a recuperare anche Pellegrini. Gasperini lo vedi dal tridente: se ci sono tre attaccanti veri, si va alla Garibaldina, se ne vedi due più un trequarista, è diverso". 

 

Chi sceglierebbe Gasperini tra Trossard e Sancho?

"Trossard tutta la vita. Secondo me nella sua testa era un altro Lookman, il giocatore che sa fare l'ala, il trequartista e la seconda punta. Lui era impazzito per Sancho per la potenzialità di strappo e uno contro uno, ma dal punto di vista "Gasperiniano", Trossard ha un'intelligenza calcistica superiore, viene da tanti anni di Premier. Parlavo con persone dell'Atalanta, che mi dicevano che diversi club internazionali hanno chiesto Lookman in prestito con diritto di riscatto e c'è un motivo: sono tutti impauriti del contributo di Gasperini sul giocatore. Lookman al Leicester non era così. Gasperini alcuni giocatori te li trasforma, basta guardare anche Koopmeiners alla Juventus. Gasperini è il capo degli allenatori "specialisti": lui gioca quel calcio e gli devi dare quei giocatori. Se non glieli dai, "si cappotta", se glieli dai, fa il massimo. Per me lui era il migliore possibile per fare un progetto nella Roma. L'importante è avere pazienza e che la società gli vada dietro sulle caratteristiche dei giocatori. La Roma comunque ha fatto bene a non prendere giocatori che non erano adatti a lui". 

 

Come vedi Bailey?

"Penso che il mister abbia fatto una valutazione della rosa in cui aveva il centravanti classico, Ferguson o Dovbyk, ha dei giocatori di grande qualità fra le linee, come Soulé e Dybala, e quindi voleva gente che strappa, caratteristiche di Bailey e Sancho. Lui vuole caratteristiche diverse lì. Bailey è più ala che dieci, ha velocità e uno contro uno". 

 

Dove può arrivare la Roma?

"La Roma è nella stagione iniziale, deve seguire un allenatore importante e porre le basi per tornare ai vertici. Se la Roma centrasse la Champions sarebbe importante, per i soldi e l'appeal verso i giocatori. In Europa League invece, con un mister che ha fatto grandi risultati, la Roma può arrivare fino in fondo".