Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 24 ottobre:
"In questo momento molti se la prendono con Dybala per le sue parole sul fatto che la squadra sia entrata in campo moscia e senza cattiveria, mentre Gasperini ha preferito non essere d’accordo, forse per non imbarazzare i giocatori. Io sono completamente d’accordo con Dybala.
Ci sono state partite, anche con Mourinho, in cui non si giocava bene anzi ma si vedeva rabbia, voglia di rimontare, fame. Tutti — dalla squadra allo stadio — spingevano per ribaltarla, magari anche con estrema confusione ma c’era questa voglia. Ieri invece no: è stata una partita vergognosa, giocata da una squadra senza attributi e senza attaccanti. Dovbyk fa ridere, Ferguson non riesce neppure a stoppare un pallone, ma non possiamo ridurre tutto al problema del reparto offensivo. Con tutta la stima che ho per Gasperini, io ad oggi non ho capito come voglia far giocare questa squadra. Non si vedono idee chiare, non si capisce che tipo di calcio voglia proporre. Mi sembra un po’ confuso, forse ancora non ha capito fino in fondo i giocatori che ha a disposizione. El Aynaoui, per ora, sembra una brutta copia di Le Fée: molle, senza cattiveria, senza impatto. Ora capisco perché tutti da Totti a De Rossi, fino a ogni allenatore passato di qui hanno sempre elogiato Cristante: se il paragone è questo, allora sì, Cristante è il Falcao della Roma del 2025. Hermoso è uno scandalo: pensa solo alla pettinatura e non ne indovina una.
Ziolkowski ha sbagliato, ma è giovane e merita fiducia, può succedere. E poi sento parlare di loghi, stadio, magliette ma il vero problema è che una squadra, vera, manca da troppo tempo. A parte qualche stagione felice, siamo sempre stati una società poco vincente, per usare un eufemismo Friedkin probabilmente é contento: ennesimo sold out, lo stadio nuovo procede a gonfie vele. Perché dovrebbe essere scontento per una sconfitta."











