Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"El Aynaoui è un giocatore in rampa di lancio, perché come età ed esperienza è in quella fase della carriera in cui dovrebbe fare il salto. Quindi l'idea di fondo di prendere un giocatore così è buona. È partito giocando da mediano, poi è stato provato più avanti e quando ha giocato in posizione più avanzata ha dato buoni risultati, segnando un numero discreto di gol, per cui l'allenatore si è reso conto che lui può essere più letale come centrocampista che non come mediano puro. L'unica perplessità è legata agli infortuni. Però, se non riesci a prendere Rios, El Aynaoui e O'Riley possono essere delle buone alternative.
Io sono a favore dei progetti delle squadre Under 23 perlomeno da 20 anni. Non ho mai capito perché in Italia non si riesca a creare la squadra B come in Spagna, non solo in Serie C, ma anche in Serie B. Per me è molto utile perché se tu testi un serie di giocatori in campionati veri, qualcuno può tornarti utile già pronto mandare in campo anche per la prima squadra. L'ha fatto la Juventus e secondo me dovrebbe farlo anche la Roma. Spesso si dice che costa tanto, ma è un progetto che si ripaga da sé. Non capisco perché la Roma non sia stata la prima a fare questa cosa, perché tradizionalmente il settore giovanile è uno dei punti di forza della Roma, visto che ha sfornato una quantità impressionante di giocatori di livello. La Roma, a differenza del Milan che ha avuto delle difficoltà, è più abituata a lavorare coi giovani. Se ti fai 15-20 partite in B o in C ti abitui al clima di battaglia. Prima in Italia non so concepiva questa usanza perché le big di Serie A avevano le squadre satellite".