Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 6 ottobre:
"Un 'grazie Roma' è doveroso e meritato per quanto fatto finora. Questo non significa che vinceremo lo scudetto, ma semplicemente che dobbiamo goderci il momento, che è d’oro vista la posizione in classifica. Sui social vedo e sento ancora persone lamentarsi del 'mancato gioco' o della 'fortuna', come se tutto fosse destinato a finire. Per fortuna io non ho mai creduto alla fortuna, e non mi sono mai interessato del 'bel gioco', ma solo del risultato. Quindi davvero, faccio fatica a capirli. Da un punto di vista tattico, vedo una squadra con il pragmatismo e la solidità di Ranieri, ma anche con la corsa e l’intensità di Gasperini. Che Gasperini fosse un grande allenatore lo sapevamo tutti, ma oggi sta dimostrando anche un’altra qualità che forse in pochi gli riconoscevano: la capacità di adattarsi alla squadra che ha trovato, senza stravolgerla, pur non avendo ancora tutti i giocatori adatti per esprimere al 100% il suo calcio. Sette gol fatti e soltanto due subiti: numeri che significano compattezza, difesa di squadra e cinismo davanti. La vera domanda però è un’altra: se avessimo un attacco più prolifico, dove potremmo arrivare? Questo lo scopriremo strada facendo. Soulé, intanto, continua a trascinare: il gol di ieri è splendido, da grande giocatore. Alla Dybala."