Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Nella partita di questa sera ci sarà molto meno turnover di quello che pensavamo, un po' per mancanza di alternative e un po' perché io sono d'accordo con lui sul fatto che con il Verona non c'è stata tanto una stanchezza fisica quanto un rilassamento dopo il gol fatto, come se avessero pensato di potersi rilassare dopo essere usciti da tre battaglie in precedenza, ma quando affronti squadre che corrono non devi farlo. Ci sta non fare un grosso turnover perché non hai garanzie da alcuni giocatori. Qualcosa cambierà. Sono molto incuriosito dalla scelta in attacco. Gasperini ieri ha parlato di staffetta, però poi ha paragonato Ferguson a Muriel, come a dire che deve fare la differenza anche quando entra dalla panchina. Dalla scelta del centravanti di stasera poi deriverà anche quella di domenica. Secondo me oggi dovrebbe giocare Ferguson, ma se non dovesse giocare oggi, e poi probabilmente non giocherebbe nemmeno a Firenze, partita anche più complicata, a quel punto non dico che ci sarebbe un caso Ferguson, ma stupirebbe, dopo l'inizio di stagione. Sarebbe la terza panchina dopo Nizza e Verona, vorrebbe dire che sarebbe in bilico nelle scelte, anche se per me resta quello che ha più possibilità di esplodere con Gasperini, ha dei mezzi incredibili. Ma se non dovesse giocare oggi e domenica, chiaramente non sarebbe più l'attaccante titolare. Ci starebbe anche, perché lo stesso Hojlund non è stato subito titolare con Gasperini a Bergamo, lui a volte li inserisce piano.
In alcuni ruoli la concorrenza ci sta, soprattutto in quello del centravanti, che comporta responsabilità e pressione, perché se abbassi la tensione rischi di rendere meno. L'importante è che entrambi entrino in questo tipo di meccanismo, che è quello delle grandi squadre, tranne nei casi in cui c'è un fenomeno assoluto. Il dislivello tra i due ancora dobbiamo capirlo: Dovbyk deve crearlo e far capire che è lui il numero 9 titolare, mentre Ferguson deve metterlo in difficoltà. Va bene se entrambi sfruttano questa carica. Tra i due, il peso vero ce l'ha Dovbyk, perché è stato pagato tanto, perché è tuo, per tutto di quello di cui si è parlato in estate. Ferguson ha 21 anni e può giocarsela un po' di più con freschezza: bene che gli va lo riscattano, male che va, torna al Brighton in Premier League. Dovbyk ha anche il peso del finale di stagione dell'anno scorso, però va detto anche che con il Verona ha fatto un gran gol, speriamo ne segni altri e vediamo se questo lo avrà sbloccato definitivamente. Al momento Ferguson non lo sta convincendo dal punto di vista fisico, deve spalmare meglio le energie. Se è leggermente ingrassato? Mi sembra di sì.
Wesley è in difficoltà tattica, perché è passato a un calcio completamente diverso e in tanti hanno avuto difficoltà nel passaggio dal Sudamerica all'Europa, anche se ora il calcio è più globalizzato e lui ha fatto anche il Mondiale per Club, per cui può dare più garanzie, ma resta un'incognita. Il problema non è la scommessa di Gasp, quella ci sta, il problema è che l'hai pagata tantissimo e che su quella fascia l'anno scorso avevi già una buona base, perché Saelemaekers era una garanzia, mentre Wesley quel tipo di garanzia ancora non te lo dà. Dobbiamo capire che giocatore è: Gasperini dice che ha un buon motore e sicuramente è vero, però solo quello non basta, serve anche altro. Oggi Rensch dà più garanzie nella doppia fase, perché la fase difensiva la fa abbastanza bene, mente Wesley è uno che va avanti, è coraggioso, ma gli mancano proprio delle nozioni tattiche: se le impara può diventare un buon giocatore, ma oggi 30 milioni non li vale. Non mi sembra un giocatore altamente tecnico: vedo che ha una bella corsa, che attacca bene gli spazi, che è coraggioso e si sacrifica.
El Aynaoui giocherà e spero di rivederlo come nel secondo tempo contro il Nizza, in cui non mi era dispiaciuto: deve ambientarsi, ma dopo quella partita sono più positivo. Per lui invece si vede che ha il piede educato.
Gasperini non li fa allenare più ore, semplicemente ha portato un metodo diverso di lavoro, più intensità. Ma non è che parliamo degli allenamenti di Zeman. Sicuramente si lavora di più sulla corsa e meno in palestra.