Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 30 ottobre:
"Ieri avevo detto che del momento positivo della Roma il merito era più di Gasperini che della squadra. Oggi, dopo questa partita, alzo ulteriormente le percentuali a suo favore: questo allenatore sta davvero facendo la differenza. Dopo un primo tempo oggettivamente bruttino, la Roma nel secondo è uscita alla grande, mi ha ricordato l’Atalanta per la quantità di uomini portati nell’area avversaria.
Si può discutere su tutto e si deve trovare la quadra in molti reparti e nel gioco ma l’unica certezza è che questa squadra sta bene fisicamente, corre tanto ed è straripante.
In attacco la Roma è ancora in fase sperimentale: si cambiano spesso assetti e soluzioni, ma fa parte del percorso.
Dovbyk finalmente ha segnato un gol da vero attaccante, bravo a rubare il tempo alla difesa — speriamo si sia sbloccato per davvero. Kone spesso si dà per scontato ma nel secondo tempo è diventato una furia, avrà recuperato tantissimi pallone. Dybala è indispensabile: ogni volta che tocca il pallone cambia il ritmo e la qualità della manovra. Pensare che qualcuno sosteneva potesse essere un problema per Gasperini fa sorridere. I numeri sono ottimi: essere primi in classifica alla nona giornata è un segnale importante. A questo punto Milan – Roma diventa il primo vero crocevia della stagione, la partita che può dare risposte significative sul percorso di crescita della squadra. Sul fuorigioco di Soulé, c’era — ma c’erano anche quelli del Milan: bisognerebbe capire perché a noi li fischiano e agli altri no."











