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Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Hermoso lo abbiamo giustamente criticato, ma Gasperini è molto soddisfatto di lui, evidentemente ci sono cose che non vediamo. Ieri abbiamo visto delle cose in più, secondo me, a parte il gol, è stato il migliore in campo, sia in fase di proposizione che in fase difensiva. Gasperini vedendoli in allenamento tutti giorni sa cosa possono o non possono dare. A me con il Sassuolo non era piaciuto. Ieri non ha sbagliato niente, forse qualcosina sul gol subito, ma per il resto l'ho visto con l'atteggiamento giusto e poi ha segnato un gol pesantissimo.
Per la partita di ieri, l'80% del merito è di Gasperini. Nel secondo tempo ho visto tanto di Gasperini: vedere la Roma che ha corso il doppio dell'avversario, anche vedere Dybala con una certa resistenza, lo stesso Hermoso, Cristante, nell'ambito di una squadra che gioca ogni tre giorni, non è poco. Il primo tempo è stato molto brutto, probabilmente aveva anche sbagliato qualcosa Gasperini, ma nella ripresa è tornato all'esperimento che aveva fatto col Sassuolo, che credo che vedremo anche a Milano, e ha dato una svolta alla partita. È vero che l'ha sbloccata grazie a uno scivolone di Suzuki, ma nel secondo tempo la Roma ha dominato dal punto di vista delle trame di gioco, che è quello che lui vuole vedere di più adesso. Poi la Roma ha dei problemi, per esempio davanti, però per me c'è tanto di Gasperini in come è stata ottenuta la vittoria e in come stanno crescendo dei giocatori. Si dice che Ranieri ne ha valorizzati tanti ed è vero, ma alcuni stanno crescendo ulteriormente. Ieri Mancini è stato sottovalutato per il tipo di partita che ha fatto, ha fatto una gara di spinta quasi da terzino, che non è proprio nelle sue corde, fa quell'assist per Dybala e tanto altro. C'è la crescita di Cristante, non per l'impegno che c'è sempre stato, ma per il ritorno a quello che si era visto con l'Atalanta, in quella zona può fare bene. L'allenatore è importante per i giocatori. Gasperini ha parlato di duttilità e quella è la forza di una squadra. La Roma non è la squadra più forte ma va forte.
Roma più in stile Genoa che Atalanta di Gasperini? Sì, anche Palermo. In quelle due esperienze lui adottava molto questo tipo di calcio: aveva un attacco leggero e rimpiva di fisicità con l'inserimento dei centrocampisti. Secondo me ora fa più questo tipo di gioco perché la rosa gli consente di fare quello. Non so vedremo mai la Roma come la sua Atalanta, perché le caratteristiche sono diverse, sono diversi gli obiettivi e la piazza. E credo che non gli vada nemmeno richiesto questo. Però la Roma corre come l'Atalanta, forse questa Roma è pure più forte dell'Atalanta, ma le caratteristiche dei giocatori non ti permettono di fare quel tipo di gioco.
Vlahovic? Il problema è lo stipendio. Se lui accetta di ridursi molto l'ingaggio, è un'operazione possibile, perché comunque viene da un anno e mezzo così così. Ma non credo che non sia fattibile. Io me lo prenderei subito. Anche se per me il sogno è Kean: fossi il presidente della Roma andrei lì con 50 milioni. Ma è un sogno e quindi è inutile parlarne".
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