Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Il merito dei risultati della Roma? 70-80% Gasperini e il resto alla squadra, che ha sostanzialmente il merito di averlo seguito. Perché la squadra è quella, da quinto/sesto posto, ora è al primo e speriamo che ci possa restare il più a lungo possibile. Se ci stai, è grazie a lui. Con Ranieri in panchina avresti avuto meno punti, perché lui non ne poteva più di questa squadra, era stato il primo a dire che andava migliorata davanti perché non faceva gol. La Roma ha l'undicesimo o dodicesimo attacco del campionato, non è possibile. Se vuoi fare un salto in alto, devi avere gli attaccanti.
Ferguson e Dovbyk? Staccandosi dal discorso economico, terrei Ferguson, ma visto che il discorso economico prevale, va considerato che uno è tuo e l'altro no, l'altro ti costa. L'idea di Gasperini è che li farebbe fuori tutti e due, mandando Dovbyk a giocare e dando indietro Ferguson al Brighton. La verità è che lui vuole qualcuno di pronto e in Italia fatichi a prenderlo, all'estero trovi, ma è tutta gente che non gioca, anche se ovviamente se gli prendi Zirkzee gli va bene. Però in Italia sono quelli: gli piacerebbe un Vlahovic, ma non ci sono speranze, potresti prendere forse Lucca in prestito, ma se stai lassù Conte non te lo dà. Un giocatore che potresti andare a prendere, magari usando anche Baldanzi come contropartita, è Pellegrino del Parma, ma bisogna vedere se te lo danno, perché lottano per la salvezza. Non mi aspettavo che Ferguson deludesse così.
Ieri nel Napoli ha giocato Juan Jesus, che è mancino, a destra. Per cui perché nella Roma Ndicka non può fare lo stesso, all'occorrenza? Questo tipo di allenatori, come Conte e Gasperini, pensano a chi schierare in base all'avversario che devono prendere. Tornando alla partita persa con il Viktoria Plzen, nella conferenza della vigilia Gasperini aveva detto che non andavano sottovalutati e che potevano creare difficoltà alla Roma. Si tratta di allenatori che lavoran molto sugli avversari e se li studiano. Il Plzen aveva tanti giocatori scarsi, ma quei 2-3 che non lo erano ti hanno sfondato, perché ti scopri facilmente.
Con il Parma sarà più difficile di quello che pensiamo. Poi se la sblocchi presto è un altro discorso. Gasperini ha paura che quando la squadra avversaria si chiude e non lascia spazi, visto che tu non hai giocatori di una tecnica eccellente, a parte Dybala, fai fatica".