Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Al di là della situazione disastrata dell'Italia, con l'Irlanda del Nord non ci divennero essere problemi. La finale si gioca fuori, ma l'Italia resta più forte di tutte e tre. Le dichiarazioni dell'avvocato di De Laurentiis sul caso plusvalenze? Il rinvio a giudizio per Pallotta era stato chiesto dalla Procura in passato.
La vicenda Manolas? Dal punto di vista sportivo è decaduto tutto per la Roma, peraltro non c'è continuità societaria, perché parliamo di due società diverse. Chi rischia, nel caso in cui ci dovessero essere ripercussioni, è per chi gestiva in quel momento la società. I Friedkin possono stare tranquilli perché non c'erano. Stiamo parlando del nulla, in questo caso. Fa strano sentire il legale di un club importante come il Napoli comportarsi come un bambino che viene beccato, sembra quasi un'ammissione di colpa. L'atteggiamento a livello comunicativo secondo me è totalmente sbagliato. In quegli anni ci sono state delle valutazioni di giocatori che ci hanno fatto venire il dubbio, che fossero gonfiate o meno lo stabiliranno, per la Roma come per altre squadre.
Ferguson o Baldanzi a Cremona? Ho il dubbio, perché Gasperini prima giocava col falso nove per poi far entrare Dovbyk nel secondo tempo, perché in quella fase specifica della partita lui vedeva meglio l'attaccante grosso. Per il momento io nella probabile metto Ferguson, perché sarebbe deprimente anche a livello motivazionale per il ragazzo andare in panchina anche quando mancano gli altri attaccanti. Però è anche vero che Gasperini se ne frega delle motivazioni, o ce la vede o non ce la vede, guarda più all'aspetto tecnico. La variabile con Baldanzi falso nove l'ha provata in settimana, quindi non la escludo.
Quando noi abbiamo parlato con Gasperini dopo la conferenza stampa, gli abbiamo chiesto perché metteva Dybala falso nove e lui ci ha detto che era un problema tecnico. La Roma ha dei numeri nove che non piacciono tecnicamente all'allenatore, quello che gli piace di più è Dybala. Lui poi li ha detto in termini diversi in conferenza e lo ha fatto vedere in campo. In teoria Ferguson ha lavorato meglio rispetto alle altre soste, perché è rimasto qui, però si è allenato in gruppo 3 giorni. Partendo col falso nove poi Gasperini ha più soluzioni per fare i cambi nella ripresa".