Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"La Roma ha trovato un Genoa eccessivamente arrendevole, io non me lo aspettavo così, evidentemente la squadra aveva assorbito un po' del nervosismo di De Rossi. La Roma è stata brava a usare quel cinismo che non aveva usato in altre occasioni, andando ad aggredire e a sfruttare l'uno contro uno. De Rossi ha provato a prendere la Roma alle spalle e a cercare la profondità, ma è un atteggiamento che puoi attuare se sei una grande squadra... il Cagliari ha fatto quel tipo di partita ma ha beccato la Roma in un momento no ed è stato più bravo, forse anche con la spinta del pubblico di casa. Fuori casa, contro una squadra come quella di Gasperini, De Rossi ci era già cascato alla guida della Roma contro l'Atalanta: gli errori individuali si sono visti perché è andato a cercare l'uno contro uno che nel confronto con la Roma vai a perdere, perché è più forte tecnicamente. Il cinismo nel concretizzare le occasioni ti ha messo la partita in discesa. Ed è quello che la Roma dovrebbe fare più spesso, perché la Roma queste situazioni di gioco le ha create spesso, per esempio a Milano col Milan, però non riusciva a tirare in porta o a trovare l'inserimento.
Ferguson è l'attaccante che mi è piaciuto meno. È chiaro che ha fatto meglio di altre volte, perché ha trovato il gol e il tiro. In conferenza stampa, quando a Gasperini sono state fatte le domande sui singoli, lui ha esaltato molto Dybala, Koné e Ziolkowski, mentre di Ferguson non ha esaltato proprio niente... nel corso del secondo tempo lo ha maledetto in più di un'occasione, secondo me non gli è piaciuto per niente. A questo punto per lui Bergamo diventa un banco di prova fondamentale per lui. Ieri ho visto bene Dybala, a me è piaciuto molto.
Il 2025 è stato un anno positivo, più per come era finito il 2024 che per come è proseguito, perché poi alla fine non hai vinto nulla e nella scorsa stagione non sei nemmeno andato in Champions. Grazie prima a Ranieri e poi a Gasperini la Roma si è ritrovata dal punto di vista dei risultati. È un anno positivo ma deve essere un anno di base, non si deve pensare di aver risolto la crisi e che vada bene stare lì fra Champions ed Europa League. Dev'essere la base su cui costruire il 2026, ascoltando di più l'allenatore: bisogna fare meno errori sul mercato, valorizzare quello che si ha, e mi sembra che la Roma lo stia facendo bene, magari trattendo quei giocatori come Koné che già vengono dati per venduti a giugno, invece io spero che qualcosa possa cambiare. La scelta di Gasperini è stata azzeccata, ora spero che il 2026 possa essere l'anno in cui a Capodanno ci ritroveremo a dire che è stato l'anno della svolta. Questo è stato un anno in cui hai riparato, in alcuni settori ci sei riuscito, in altri meno, c'è tempo ma ora il prossimo deve essere un anno di svolta, visto che poi il 2026 porterà all'anno del centenario, in cui spero che la Roma possa competere per lo scudetto.
Zirkzee è andato alla rottura totale col Manchester United, con la società, l'allenatore e l'ambiente, visto che l'offerta della Roma c'è e non sono arrivate altre offerte, penso che sia un fatto di tempistiche sul fatto che il club inglese deve prendere un'alternativa o aspettare chi rientra dalla Coppa d'Africa, ma quella è un'operazione abbastanza spianata. Su Raspadori, serve una cosa fondamentale: pagare subito o la promessa di pagare a giugno, anche se la Roma sta sviluppando una nuova offerta che prevede un prestito di un anno, per poi pagarlo a gennaio prossimo. Alternative? Per Zirkzee no, per Raspadori magari qualche piano B c'è. Qui dipende più dai Friedkin che da Massara: se la proprietà dà l'ok all'obbligo di riscatto, l'Atletico lo fa partire, Simeone ha detto a Raspadori che vorrebbe tenerlo ma che non lo trattiene. Il giocatore non sta spingendo molto e non vuole andare alla rottura, ma gli piacerebbe tornare in Italia se lì non gioca. L'Atletico vuole una ventina di milioni per non fare minusvalenza, non col diritto ma con l'obbligo, bisogna capire se la Roma glieli darà. La novità è appunto questa formula del prestito di un anno, vedremo se all'Atletico andrà bene o no. Qui serve l'ok dei Friedkin, perché la trattativa è andata e la cifra si sa, bisogna mettere i soldi. Per Zirkzee è diverso perché ha rotto con lo United e si può fare anche in prestito con diritto che può diventare obbligo con la Champions. Tra le due trattative, quella di Zirkzee è la più vicina alla chiusura".