Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano Corriere dello Sport, è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 101.500 di Centro Suono Sport.
Che succede? “Succede di tutto, quello che non immaginavo potesse succedere oggi. Lo pensavo da un sacco di tempo ma proprio oggi no… Anzi è colpa mia che abbiamo scritto che non rischiava, perché i miei avevano notizie che stesse rischiando e io non ci volevo credere e da direttore ho fatto questa cosa qua, mettendoci troppo sentimento. Non c’è nulla di tecnico in questa decisione, perché provo ad immaginare che sabato, contro il Verona, tredici giocatori disponibili, alcuni dei quali è meglio non parlarne. Quindi metti in difficoltà chi verrà o chi prenderà il posto di Mourinho. Non c’è nulla di tecnico, c’è qualcosa di inesplorato. Io posso avere delle mie idee, non è stata una decisione particolarmente popolare…”.
La reazione della squadra: “E’ una cosa molto romana. Vogliamo fare i nomi: Rui Patricio favorevole a Mourinho, Mancini, Kristensen, Lorente, Bove, Paredes, Dybala, Lukaku favorevoli a Mourinho. Pellegrini non lo so perché non sono in grado. Chi sarebbero? Karsdorp? Celik? Questa è una cosa molto romana, il fatto della squadra contro. Domenica, senza che Mourinho sapesse, qualcuno ha detto a Belotti di andare parlare tu. E’ società questa? Ognuno poi può fare i discorsi che vuole. Ma questa cosa qui della squadra divida è una cazzata”.
“Vorrei fare chiarezza: non c’entra nulla con l’esonero questa cosa. Nulla. C’entrano i rapporti tra allenatore e presidente, questa è la cosa più chiara. Ne parlavamo prima di Cagliari, lo voleva cacciare, poi a Cagliari vinse 4-1 e con i risultati è andato avanti. Gennaio poi è arrivato e nel momento di difficoltà lo ha fatto fuori”.
Hai sentito Mourinho? Che ne pensi di De Rossi? “Non ho sentito Mourinho, gli ho mandato un messaggio stamattina presto ma non mi ha risposto. Voglio bene a De Rossi, mi auguro che faccia bene, non parte nelle condizioni migliori ma non può non accettare la Roma. Spero che capisca che il momento è complicato, arrivare dopo Mourinho è complicato. La Roma poi è quella che prevale. Dico solo che uno così non l’ho mai incontrato nella mia vita, uno così forte, così leale e per bene, gli rimprovero soltanto di aver accettato una situazione perdente, perché lui di fronte a questa squadra non doveva partire, di fronte a questa squadra doveva salutare, ma si era legato alla gente, alla squadra e l’ha pagata”.
Se Mourinho avesse vinto la coppa avrebbe lasciato la Roma? “Non lo so. Lui è passato in questi due anni molte volte al fatto di voler andare via per poi restare. Ad un certo punto ha deciso di restare, si era legato alla squadra e alla gente, e mi ha sorpreso quando ha detto di voler restare e di essere disposto a lavorare con i giovani. L’ho trovato spiazzante. Se avesse vinto la coppa non lo so, io sarei andato via comunque. E’ vero che ha anche delle offerte, che sono arrivate anche sabato scorso, ma ha sempre detto ‘la Roma davanti a tutto’. Sono anche in imbarazzo perché ho fatto una battaglia per due anni e mezzo e dire di essere dispiaciuto è poco. Penso abbia portato una luce alla Roma veramente straordinaria e la gente rispondeva allo stadio”.
“Con un ds dimissionario, con un ds che non hai ancora trovato, con giocatori in coppa d’Africa e con due-tre obiettivi ancora perseguibili, non in queste condizioni come ha detto Mourinho recentemente. Non è una questione economica, per i Friedkin non può esserlo, ma di rapporti tra loro due che forse lui stesso non ha capito. Penso che abbia sottovalutato anche la portata del rapporto con il presidente”.
“Non ho mai scritto che la Roma avesse uno squadrone, mai. Con Lukaku, Pellegrini, Dybala in condizioni normali, è una squadra competitiva. Dybala gioca due volte si due volte no, Pellegrini è in una fase difficile, Sanches non ha mai giocato, Aouar erano due anni e mezzo che lo volevano vendere e abbiamo capito per quale motivo, mancava il difensore centrale, poi è stato perso anche Matic. Smalling non lo hai mai avuto. Potenzialmente con tutti questi calciatori era sicuramente uno squadrone ma non li ha mai avuti. Non avere Smalling è allucinante, un giocatore fondamentale. La gente non fa l’analisi della questione. Ci vuole onestà nel giudizio e a volte è mancata”.
Il futuro della Roma il prossimo anno? “Perdi Lukaku e devi capire cosa vuole fare Dybala ma da quello che so io Dybala la voglia di restare non ce l’ha senza Mourinho. Non so cosa sarà. Spero che trovino un ds in grado di fare scouting, forse faranno un anno di transizione con i giovani. Tutte le voci sono negative poi se dovesse accadere un miracolo…”.