Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 19 maggio:
"Ieri ci sono state tantissime cose belle: tra tutte il tributo, l’omaggio, la devozione e l’adorazione che tutto lo stadio ha riservato al nostro mister Claudio Ranieri e la coreografia della Curva Sud è stata sensazionale e magnifica, perfettamente adatta a celebrare un mito. Questo amore nasce, prima di tutto, dal fatto che Ranieri è un grande romanista, e poi dalla sua straordinaria bravura come allenatore. Prendere una squadra disastrata, tra mille difficoltà, e portarla a giocarsi la qualificazione in Champions fino all’ultima giornata è un miracolo. Non sarà quello del Leicester, ma resta comunque notevole. Non ci sono altre parole se non “Grazie Mister” per tutto quello che ha fatto per questi colori. Un’altra cosa bella è stata, senza dubbio, la vittoria, strameritata a prescindere dell’avversario. Benissimo come al solito Konè ma anche Cristante sta facendo bene. Le cose che non mi sono piaciute? In primis il bacio di Paredes allo stemma: hai cercato in tutti i modi di andare via, ogni volta che parli dici di voler andare via… e poi baci lo stemma? E un’altra cosa incredibile è vedere Ryan Friedkin in tribuna a firmare autografi. Io contestavo sempre Sensi, finché poi non arrivò lo Scudetto nel 2001. Spero un giorno di poter cambiare idea nei confronti di Friedkin, ma al momento non vedo questa volontà. Sento dire che la maggior parte dei giocatori rinnoverà e che cambierà poco o nulla. Per il resto, rimane quella solita malinconia: festeggiare sempre… senza vincere mai nulla."