Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Ferguson ha 20 anni, viene da un crociato, quindi è ovvio che sia un giocatore per la panchina. De Zerbi aveva detto che Ferguson gli ricordava Vieri. E anche Vieri, quando aveva 20 anni, non era uno che segnava 25 gol, segnava poco, tant'è vero che suo padre Bob Vieri gli disse "ma come fai a giocare a calcio?". Poi però è diventato quello che è diventato. Quindi il fatto che a 20 anni non segni ancora tanti gol non vuol dire che non possa diventare un attaccante forte. Se a 20 anni parti dalla panchina con Gasperini hai sicuramente margini di crescita. Ma l'infortunio che mi preoccupa, è lì che resto perplesso. Prima dell'infortunio aveva fatto vedere cose interessanti, mentre dopo ha faticato maledettamente. La domanda è: torna il giocatore di prima oppure no? Questa è l'incognita. Se come primo acquisto arriva un giocatore così qualche perplessità la suscita. Noi non ci possiamo basare soltanto sulle capacità taumaturgiche di Gasperini. Per avere delle ambizioni, oltre la bravura del tecnico, devi mettere dentro 2-3 giocatori di livello superiore alla media, anche per dare un segnale al campionato".