Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Dan Friedkin è arrivato a Roma ieri sera. Sancho è un pericolo scampato, è stato grande errore della Roma esserci andata così vicino. La società è andata in Inghilterra anche per capire se fosse vera la situazione che sta emergendo e probabilmente lo è, ovvero che Sancho sta pensando di andare negli Stati Uniti per seguire la sua compagna. Credo che questa voce fosse arrivata alla Roma già da tempo, per cui questo viaggio si poteva fare una decina di giorni fa. Gasperini lo voleva e gli ha telefonato. Dall'altra parte il ragazzo diceva che gli piaceva il progetto ma doveva pensarci, nascondendo la volontà, cioè quella di non sapere se continuare a fare il giocatore. Non a caso tempo fa ha tolto tutte le foto social legate al calcio. L'agente non era un problema, perché lo aveva liquidato il Manchester e anche lo stipendio non era più un problema, avevano alzato l'offerta. Lui è in un periodo di confusione. È troppo strano che questa vicenda non sia uscita prima.
Ora si stanno concentrando su George, che ha lo stesso agente di Sancho, a conferma che il problema non era il rapporto con lui, ma non è uno dei primi nomi di Gasperini, che erano Sancho ed Echeverri. George è giovane, ci può lavorare, ha tanta corsa, viene da un'Academy importante come quella del Chelsea, però non è la prima scelta dell'allenatore. Mancano pochi giorni e a 20 milioni non ci sono tanti attaccanti. È stata presentata una lista a Gasperini, in cui c'era anche Laurienté e lui ha detto no. Su George non ha detto no ma ci deve lavorare. Si sta trattando sulla percentuale sulla futura rivendita, che i Blues vogliono il 30%, il problema della Roma è proprio quello, perché poi se lo rivendi non ci fai la plusvalenza che vuoi. La Roma ha una ventina di milioni di budget per un giocatore che poi se esplode magari rivenderà a 60 milioni. E non vuole spendere per over 27/28. Per questo non vuole pagare il cartellino per Tsimikas.
Gasperini e Massara hanno personalità diverse, a volte non si comprendono. Massara aveva fatto capire, pubblicamente e non, che questa situazione sarebbe evaporata ed era ingestibile. Evidentemente non c'è stato un dialogo chiaro su questo anche con Gasperini.
Ziolkowski è preso, ora ne mancano 4: un terzino sinistro, un centrocampista, un esterno sinistro d'attacco e un attaccante. Questa voce dello scambio Dovbyk-Gimenez lo intriga, ci si proverà, anche perché le due proprietà di Roma e Milan sono americane e si parlano. Io non la escludo. I club di Premier hanno bisogno di sfoltire le rose, per cui da lì puoi prendere, però vogliono i soldi. Sullo stesso George c'è anche il Lipsia".