Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 25 settembre:
"Cinque partite, quattro vittorie: un ottimo bilancio. Gasperini merita un voto alto, più ancora che per il gioco — buono ma ancora migliorabile — per la gestione del gruppo e dell’ambiente. Non vola una mosca: tutti rigano dritto, si respira quella rigidità tipica dei grandi allenatori. Speriamo davvero che questa storia abbia un lieto fine. Venendo alla partita di ieri, dopo un primo tempo più di gestione, nel secondo è cambiata la musica. A tratti ho visto una Roma molto “gasperiniana”: ritmo alto, intensità feroce e soprattutto recupero palla aggressivo. I due centrali, Mancini e Ndicka, sembrano aver recepito perfettamente i dettami del mister: si sono sganciati spesso in avanti, interpretando la fase offensiva con coraggio, come richiede il suo calcio. Il gol di Mancini, su splendido assist di Tsimikas, è l’esempio perfetto. Ancora una volta sugli scudi Pellegrini: è entrato benissimo in campo, cambiando la partita non solo con il calcio d’angolo ma soprattutto con la sua qualità tecnica. Tutta la squadra sta capendo che con Gasperini non ci sono sconti: non fa prigionieri, non regala nulla a nessuno. È meritocrazia pura: se hai l’atletismo e la mentalità per reggere i suoi ritmi, giochi; altrimenti resti fuori. Semplice e chiaro. La Roma ha dominato dall’inizio alla fine, con un secondo tempo a tratti davvero convincente. L’unica nota stonata resta l’attacco: rispetto agli altri reparti, è quello che ancora deve sbloccarsi e trovare continuità."