Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"La vittoria di ieri non mi sorprende, erano due giorni che dicevo che la Roma avrebbe vinto a Nizza, perché vedo Gasperini lucidissimo. Lui sa che può contare su pochissimi giocatori: Koné, Mancini, Ndicka, un po' Rensch, ci prova con Soulé, questa è gente che non potrà mai levare. Per cui lui il turnover lo fa a salvaguardare gli altri. Pellegrini non lo ha messo dall'inizio perché non può fare tutta la partita, lo deve dosare, perché domenica giocherà di nuovo. Lui dei giocatori li sta preservando, ha dei giocatori mezzi e mezzi e si fida solo di alcuni, che sono quelli che gli fanno vincere la partita.
Se vinci le 4 in casa entri nelle 8, per cui vincere anche la prima in trasferta è stato fondamentale. Sulla partita ci sono i pro e i contro: per me sono tutti pro, perché se non avesse fatto la fesseria Pisilli, avremmo visto altri giocatori in campo, per esempio Ghilardi. Lui vorrebbe dare minuti a tutti in questo momento. Ecco spiegato anche El Shaarawy titolare: deve preservare altri. Lui deve mettere in condizione tutta una serie di giocatori, come Pellegrini, Tsimikas che l'anno scorso ha giocato poco, Ferguson che viene da un infortunio, così come Hermoso. Gasperini è uno molto pratico, cerca di fare i risultati e amministrare la squadra, tenendo fissi solo quelli che gli danno certezze, che oltre al portiere sono 3-4.
Volevo approfondire con tre cose: passato, presente e futuro. Sul passato, noi abbiamo visto attaccanti talmente forti nella Roma che il paragone con questi non si può fare. La Roma deve assolutamente prendere un centravanti per gennaio. In estate ho detto: ma perché la Roma deve spendere 55 milioni per Wesley ed El Aynaoui e non prenden Kean a 52? La risposta è che a Gasperini avevano promesso che gli avrebbero preso subito tre giocatori: Wesley, Rios e Fabio Silva. E allora lui è stato fermo e non ha insistito sul centravanti sin dall'inizio. La Roma non ha preso l'attaccante principale e da lì nasce tutto il problema della Roma di oggi. Sul gol di Mancini, il gol lì lo deve fare il centravanti, così come sul gol annullato, invece non ci sta mai, vuol dire che gli mancano proprio i mezzi. Mentre Dovbyk, e qui vado a al presente, gioca perché è l'unico modo per poterlo poi dare in prestito, glielo hanno consigliato, Ferguson ha bisogno di allenamento. Lui è un po' meno preoccupato da Ferguson, anche se non vede abbastanza cattiveria, ma dice che non riesce a fare le tre partite di fila, per cui lo deve dosare. Gasperini spera che Ferguson gli porti qualcosa, mentre su Dovbyk ha pochissime speranze.
Sempre sul presente, se oggi io lavorassi in un quotidiano, farei questo titolo: "Gasp e il mercato fatto in casa". A Gasperini non è stato fatto il mercato, perché tutti diciamo che la Roma non gioca come vorrebbe lui, ma è perché non ha i giocatori per giocare come vuole lui. Allora lui il mercato se lo sta facendo da solo e cerca di risanare una situazione di una squadra che per noi è da sesto/settimo posto. Per esempio, io ho visto che Rensch ha fatto dei passi avanti, Celik è un'altra persona, Koné lo ha rivoltato: il 50% delle sedute tattiche fatte personalmente da Gasperini le dedica a Koné, perché, avendo quelle doti, lui deve essere un maestro nelle linee di passaggio. Quando la Roma non ha la palla e prende l'imbucata, il protagonista deve essere Koné, perché è l'unico che gli può fare quel lavoro. Quindi lui il mercato se lo facendo da solo dentro casa, visto che non glielo hanno fatto.
Il futuro è il centravanti che devi prendere. Perché finché non hai Dybala, al massimo puoi mettere uno degli attaccanti con Soulé, il trequartista sarà Pellegrini, poi a volte, se ti serve uno che entra, pensa anche di mettere Cristante, perché di testa e di piede te la va a prendere, perché lui ha il problema di riempire l'area. L'Atalanta ha 10 giocatori offensivi, la Roma non ne ha uno.
Per quanto riguarda i terzini, se gioca Wesley, gioca Angelino, se gioca Rensch, gioca Tsimikas. Non sarà sempre così, ma lui vuole che almeno uno sia molto offensivo, quindi Wesley da una parte e Tsimikas dall'altra, Angelino gli copre un po' di più e Rensch è più equilibrato.
Gasperini era arrabbiato con Pisilli, più che per il rigore era perché aveva perso la palla stupidamente quando aveva l'uscita facile. Lui l'errore in trance agonista lo accetta, ma non accetta quel tipo di errore in superiorità numerica e che è costato la riapertura della partita. Quando ha parlato di giovani che devono crescere in fretta ce l'aveva con lui, ma queste cose le dice indirettamente a Wesley, Ghilardi, ma anche Soulé, che è un altro di quelli nel suo mirino, perché già lo ha cambiato un po'. Lui dice che Soulé fa troppi dribbling fini a loro stessi, deve puntare più dritto, anche a costi di perderla. La squadra lo sta seguendo completamente, perché sennò quelli scarsi sarebbero rimasti scarsi, invece qualcuno degli scarsi sta facendo qualcosa".