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(31/10/2025) On Air

Andrea Stramaccioni a Te la do io Tokyo: La mano di Gasperini si vede, se gli danno due attaccanti forti, la Roma è pronta per un grande salto di qualità

Andrea Stramaccioni, opinionista di Dazn e Rai, è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

Sulla Roma di Gasperini 
"La mano di Gasperini si vede, per godersi bene quello che fa la Roma in campo bisogna vedere le partite dal vivo allo stadio. La Roma ha alzato la linea difensiva, dà una priorità all'uomo e al pallone che non dava prima come occupazione degli spazi in fase di non possesso, gioca ogni volta che può la palla in verticale, nel senso che ogni giocatore la prima scelta che ha è cercare di guadagnare metri e spazio andando in verticale, queste sono le caratteristiche più evidenti. L'altra cosa, che è quella su cui forse il mister sta lavorando di più, perché manca un po' della qualità che vuole, è le combinazioni tra gli attaccanti. Al momento la Roma va molto sul talento di chi gioca che sul codificato di Gasperini: un po' la giocata di Dybala, un po' la giocata di Soulé. Su questo punto mi aspetto il vero upgrade. Per il resto, i centrocampisti aiutano nella costruzione, i quinti sono altissimi, mi piace anche il lavoro di Wesley: a sinistra non aveva mai giocato e cresce di partita in partita". 
 
È molto diversa dalla Roma di Ranieri 
"Completamente diversa, senza nulla togliere al lavoro di Ranieri. Se si guardano le partite, la Roma è un altro mondo, un altro gioco, un altro modo di fare. E soprattutto è un contenitore pronto a un salto di qualità, per me è evidente. Se Gasperini riesce a farsi prendere gli attaccanti che vuole lui e farli rendere come dice lui, la Roma è pronta per un grandissimo salto di qualità. Ora sta raccogliendo il massimo, ma se a gennaio o a giugno riesci a prendere un paio di giocatori di livello importantissimo davanti, poi è dura per gli altri". 
 
Quali sono le squadre superiori tecnicamente alla Roma in Serie A?
"L'Inter come valori e parco giocatori è superiore. E poi c'è il Napoli campione d'Italia, squadra tosta, solida, che sta anche recuperando Lukaku. Queste due come rosa hanno qualcosa in più della Roma". 
 
La Roma è più bella col tridente leggero o con la prima punta forte fisicamente?
"Ci sono stati momenti delle partite in cui mi è piaciuta di più quando ha avuto il centravanti di riferimento, anche se il centravanti non ha performato o capitalizzato. Secondo me la Roma ha bisogno di un 9, di un riferimento davanti, perché serve al gioco di Gasperini. Dovbyk ha fatto un gol bellissimo con il Parma, un gol che fai se hai qualità. Dopo il gol ha fatto anche un bel sorriso come non gli vedevo fare da tanto, è importante che abbia ritrovato il gol". 
 
Su El Aynaoui 
"È un giocatore che sta crescendo tanto. Gasperini in tutte le sue squadre vuole sempre un giocatore che gli fa la spola tra centrocampo e attacco, un equilibratore, all'Atalanta aveva Pasalic. Lui ha sempre avuto giocatori così, che magari non partono titolari ma te la sistemano. El Aynaoui peraltro è diventato anche titolare del Marocco. È un giocatore prezioso". 
 
Questa Roma può essere più simile al Genoa di Gasperini che all'Atalanta?
"Senza sapere la punta, non riesco a capire se può essere l'una o l'altra. Il Genoa aveva Milito, ha avuto Palacio. Per capire che Gasperini avrai, gli devi dare le punte. Al di là degli allenatori, gli ultimi 16 metri li fanno i giocatori, dipendono dalle loro caratteristiche. Per capire che Roma sarà, mi devi dare il centravanti". 
 
Gasperini non era mai partito così bene e prendendo pochi gol. Qualcosa di Ranieri ancora è rimasto nell'impianto della squadra?
"Ranieri ha lasciato un'eredità straordinaria, la Roma nel 2025 ha fatto quasi il record di punti. La prima eredità che vedo sono 6 giocatori: il portiere, i tre difensori centrali e i due mediani. È un'ossatura, che gioca con li stesso sistema di gioco ma con principi diversi. Svilar a livello di prestazioni e continuità è il migliore della Serie A, anche nell'ultima partita ha fatto due parate importanti, è un valore della Roma. Mancini e Ndicka sono un valore. Nella partita con l'Inter per alcune esigenze il mister li ha un po' mossi dalle loro posizioni abituali e infatti nei primi minuti si sono un po' persi, poi li ha rimessi a posto e nel secondo tempo l'Inter non è stata quasi mai pericolosa. La Roma ha un blocco granitico importante per la Serie A". 
 
Il marchio di fabbrica di Gasperini è sempre stato la produzione offensiva, ora però la squadra non crea così tante occasioni
"Quando parliamo delle sue squadre all'Atalanta, dobbiamo ricordarci che era frutto del lavoro di anni, qui siamo ancora a ottobre. In questo momento la Roma non ha una fluidità di costruzione di palle gol, ma dipende in parte dai giocatori davanti e in parte perché la Roma sta cercando di costruire il suo gioco seguendo dei filoni, sta cercando anche una tipologia di giocate, i centrocampisti che si abbassano, i quinti che si alzano... la Roma segue un'idea di gioco che ora funziona al 70%. Ha la forza, la cattiveria, riesce a rimanere in partita e a fare risultati, secondo me meritava anche di pareggiare con l'Inter. La differenza maggiore tra la Roma di Ranieri e quella di Gasperini è che si vede che c'è questa idea di gioco che stai coltivando. Questo filone di gioco farà il salto di qualità con alcune individualità. Ora manca il quinto a sinistra e ci sta giocando Wesley, che ha avuto diverse occasioni di crossare o tirare, se lì ci fosse stato uno di ruolo, sarebbe stato diverso". 
 
Su Milan-Roma?
"Il Milan è stato quadrato nell'atteggiamento dall'allenatore e da un giocatore come Modric che è un professore, uno dei più forti che abbia mai visto. La squadra segue l'idea dell'allenatore, che è di grande concretezza e grande organizzazione. Avrà alcune assenze importanti, come Rabiot e Tomori, Pulisic forse andrà in panchina. Il Milan è una squadra che ha un'identità precisa, è difficile da affrontare, è tosta e non ti lascia tanti spazi".

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