Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"L'infortunio di Dybala è una lesione di medio grado ma con lui può diventare anche alto: l'altra volta non aveva quasi niente e ha saltato diverse partite. Questo stop secondo me sarà più lungo. Io mi auguro che sia vero che rientri a fine novembre, ma non ci credo. Questo sarà il periodo più duro, a cominciare da queste due partite, che devi vincere tutte e due, addirittura è più importante vincere in Europa League. Gasperini è in difficoltà sul turnover, penso che uno tra Mancini e Ndicka e uno tra Cristante e Koné resteranno fuori, perché lui ha bisogno di non fargli fare troppi km, perché sono giocatori che danno riferimenti alla squadra. A lui non piace molto il turnover, ma qualcuno lo dovrà risparmiare. Però per me Wesley per esempio è uno che ci pensa prima di levarlo, perché sembra non accusare la fatica, quindi finché non accusa non lo leva. Di Rensch e Tsimikas non si fida, è più facile che metta Ziolkowski con Celik a destra.
La differenza di gol tra gli attaccanti che aveva Gasperini all'Atalanta e quelli che ha alla Roma è enorme. Nella prestazione che fai a San Siro, tu puoi pure perdere, ma 3-2. La realtà è che la Roma non ha chi la butta dentro, non tirano da fuori e in area tirano in maniera leggera, tutti a giro, dovrebbero tirare una botta forte ogni tanto. Il problema dell'attacco va risolto a gennaio perché hai bisogno di gente che segna e ne servono due.
Gasperini non la molla la coppa. È vero che è difficile che la Roma esca dalle 24, però dopo due sconfitte, devi vincerne una. Lui avrebbe preferito entrare nelle 8, ma se non ci riesce si farà un turno in più. Lui ha praticamente i giocatori contati, perché senza Angelino e Dybala già gli mancano 2 titolari su 10 giocatori di movimento. E gli altri 8 non sono il top, Ndicka quest'anno sta sbagliando molto, ad esempio, non lo vedo reattivo come l'anno scorso, giocare da centrale non è il suo ruolo. Il sacrificio di Ndicka lo metto in conto a priori e Gasperini deve far crescere per forza Ziolkowski, perché il futuro è lì. Secondo me della difesa di adesso due su tre cambieranno. La certezza di Gasperini in difesa è Mancini, nella posizione di centrale. Serve qualcuno rapido che possa scappare indietro velocemente.
Giovani da lanciare? Gli unici di cui so, sono i due terzini Sangaré e Lulli. In attacco, Arena e Paratici li vede ancora troppo acerbi. Wesley è il più giovane dei titolari e gli viene perdonato qualcosa e poi da cose che non ti aspetti da un brasiliano, come la diagonale nel primo tempo contro il Milan. Oltre a quella, ha un'altra dote: è fortissimo di testa e quando non la prende, prende il fallo".