Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 22 dicembre:
"Siamo talmente strani come tifosi che, a distanza di pochi giorni, finiamo per dire tutto e il contrario di tutto — e ci metto dentro anche noi. Oggi il dibattito è diviso tra chi critica Gasperini per la gestione e l’utilizzo di Ferguson e chi invece no. Per quanto mi riguarda, io sto totalmente dalla parte di Gasperini. È evidente che il mister sia arrivato al limite sia con Massara sia con Ferguson. Quando Gasperini dice di preferire Soulé e Dybala a Ferguson, parla di spirito ma anche se dovesse parlare tecnicamente non lo fa a caso: basta ricordare che la Roma, nelle partite vinte, non lo ha fatto grazie ai gol di Ferguson, che in campionato ha segnato una sola volta — dettaglio che qualcuno sembra dimenticare.
La Roma, nel complesso, non ha giocato male e la prestazione non mi è dispiaciuta. Detto questo, vedendo quella Juventus, la sensazione è che si potesse fare molto di più. Ma la mancanza di una punta vera è talmente evidente che diventa quasi stucchevole ripeterlo. Nel duello tra i talenti argentini, purtroppo, ha vinto Yıldız, che ha fatto la differenza, mentre Soulé nelle partite importanti tende ancora a sparire. Pellegrini è stato un fantasma: non ha strusciato un pallone, non ha inciso, totalmente impalpabile. Il migliore in campo è stato Wesley: corre dal primo giorno, dà tutto e non si risparmia mai. Mi piace molto. Svilar è la solita saracinesca: se la Roma è ancora lì in alto è anche e soprattutto grazie a lui. Io continuo a pensare che la posizione attuale della Roma sia un piccolo miracolo firmato Gasperini. Con un altro allenatore, probabilmente, questa squadra sarebbe a metà classifica. Gasperini non ha la rosa che vorrebbe, Massara ha toppato completamente la campagna acquisti e ora che la Roma sta in difficoltà, paradossalmente, la colpa viene scaricata sull’allenatore."













