Antonio Felici a Te la do io Tokyo: Agli allenatori avversari basta neutralizzare Soulé e l'attacco della Roma diventa zero. Se Ranieri non fa il garante per Gasperini, le cose rischiano di andare male

"Per me il problema rimane sempre lo stesso: oggi, se sono un allenatore di una squadra che deve incontrare la Roma, metto una marcatura fissa su Soulé e un eventuale raddoppio, neutralizzo l'argentino e l'attacco della Roma diventa zero. Lo abbiamo visto nel primo tempo contro la Juventus: la partita l'ha fatta sostanzialmente la Roma, che giocava anche bene, solo che arrivava al limite dell'area e cominciava il balletto "tiri tu, tiri tu, no, tiro io, no, tira l'altro" e poi non tirava nessuno. Invece la Juve, che non ha fatto praticamente nulla, con quel niente ha segnato un gol e ha impegnato 2 volte Svilar, facendo fare a Spalletti la figura dell'allenatore pratico e concreto, che non è, perché ha altre caratteristiche. È assurdo quello che abbiamo visto nel primo tempo della partita di Torino. Il problema è che davanti hai un reparto che vale poco, che non vale i primi 4 posti. Ormai lo dicono tutti che il problema della Roma è un attacco che non esiste. Anche io ho detto tante volte che non mi piace giocare col falso nueve, ma se il centravanti è Ferguson, io Gasperini lo capisco tutta la vita. 

 

Quando si discuteva su chi dovesse essere l'allenatore della Roma, io ho sempre detto che avrei preferito uno come Allegri, non perché Gasperini non fosse bravo. Gasperini è bravissimo, solo che ha alcune controindicazioni: prima o poi può entrare in contrasto con qualche giocatore e con la società per quanto riguarda il mercato. Ci eravamo anche detti, in quel periodo, che l'unica garanzia di poter tirare fuori il meglio da un allenatore del genere era Ranieri, che l'aveva individuato, scelto, proposto alla proprietà e doveva essere il garante, che nei momenti di difficoltà avrebbe dovuto mediare tra Gasperini e la squadra e tra Gasperini e la società. Ma a oggi, dall'esterno, Ranieri non è pervenuto e questo mi preoccupa, perché se non c'è lui a fare quel "gioco d'interdizione", qua la cosa rischia di mettersi male. Gasperini ha quasi 70 anni, sappiamo benissimo quello che vuole e quello che non vuole, le sue capacità e tutto il resto, per cui una società non può non essere pronta a gestire uno come Gasperini, sia accontentandolo sul mercato, sia nei suoi rapporti coi giocatori. Quindi mi domando: Ranieri sta lavorando all'interno e non lascia trapelare nulla all'esterno, oppure la sensazione è quella che abbiamo dall'esterno, ossia che Ranieri non stia esercitando questo ruolo di mediazione. 

 

Ora dove si vuole arrivare, a dire che nemmeno Gasperini va bene? Gasperini non va bene, Mourinho non va bene, De Rossi non va bene, non va bene nessuno... Se nessuno va bene, c'è una cosa sola che non va bene: la società. I giocatori della Roma non sanno tirare di collo".